Giudiziaria

Non può andare ai domiciliari perché manca il braccialetto, resta in carcere ex deputato Ars Nicotra

Nonostante il Tribunale del Riesame di Catania gli abbia concesso la misura degli arresti domiciliari l’ex deputato regionale Raffaele “Pippo” Nicotra resta in carcere dove è detenuto dallo scorso 10 ottobre in seguito all’operazione antimafia “Aquilia”.

Il motivo è semplice. Manca il braccialetto elettronico.

I giudici, che nel provvedimento hanno annullato l’accusa di voto di scambio politico mafioso e confermati i reati di concorso esterno all’associazione mafiosa e di estorsione, hanno previsto che gli arresti domiciliari siano condizionati dall’uso del braccialetto elettronico, che a Catania pero’ non si trova.

I suoi legali, il professore Giovanni Grasso e l’avvocato Orazio Consolo, hanno presentato un’istanza al Gip, allegando anche due consulenze mediche, chiedendo la concessione immediata degli arresti domiciliari senza l’obbligo del braccialetto elettronico. “Nicotra sta molto male – afferma l’avvocato Consolo – e il suo stato di salute e’ incompatibile con la detenzione. Inoltre e’ paradossale che non si riesca ad applicare la decisione di un Tribunale perche’ manca il braccialetto elettronico. Lui resta in carcere a Bicocca e la situazione diventa giorno dopo giorno sempre piu’ preoccupante”.

Non può andare ai domiciliari perché manca il braccialetto, resta in carcere ex deputato Ars Nicotra