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“Pacchi.it”, truffe on line, 7 licatesi alla sbarra, ma il processo ancora non parte

Non parte il processo scaturito dall’inchiesta denominata “Pacchi.it”. Causa incompatibilità del giudice Alfonso Malato, infatti, procedimento che vede imputate 7 persone, dopo il rinvio a giudizio disposto dal gup del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, resta al palo.

Le persone finite alla sbarra sono tutte di Licata, e sarebbero, secondo l’accusa, gli autori d una serie di truffe online.

Gli imputati, nello specifico, sono: Samanta Cicatello, 29 anni, Daniela Giannone, 41 anni, Antonina Parroco, 41 anni, Alessandro Bianchi, 26 anni, Cristoforo Famà, 34 anni, Giuseppe Romano, 24 anni, Angelo Trupia, 47 anni.

I sette avrebbero messo in vendita, attraverso il web, oggetti a prezzi tracciati, tra cui anche auto e moto non di loro proprietà, utilizzando schede telefoniche temporanee e dopo la vendita e l’avvenuto pagamento, il venditore di turno spariva.

Sarebbero 33 gli episodi di truffa contestati.

Fra le persone che la banda avrebbe tentato di raggirare, in questo caso senza riuscirvi, anche un terremotato di Amatrice.
La prossima udienza, in attesa che venga nominato un nuovo giudice, è stata fissata per il prossimo 4 febbraio.