Giudiziaria

Palma di Montechiaro, omicidio Caravotta: assolta Giuseppina Ribisi

Assolta per non avere commesso il fatto. Il presidente della Corte d’Assise Angelo Pellino ha assolto Giuseppina Ribisi accusata di aver preso parte all’omicidio del cognato Damiano Caravotta al culmine di una lite familiare avvenuta in contrada Allende, a Palma di Montechiaro, nel maggio 2011. Per l’omicidio è stato condannato il figlio della Ribisi (allora minorenne). 

Si conclude, seppur parzialmente visto l’annunciato ricorso della procura generale, un ulteriore capitolo legato alla morte di Damiano Caravotta. In primo grado era arrivata la condanna a 24 anni di reclusione per Giuseppina Ribisi per omicidio e detenzione d’armi; condanna ridotta poi a 21 anni con la caduta del secondo capo di imputazione. Successivamente la Cassazione aveva disposto un nuovo processo davanti la Corte d’Assise.

 L’accusa, rappresentata dal pg Rosalia Cammà, aveva chiesto 21 anni di reclusione per Giuseppina Ribisi definendola una “madre spietata”.

La difesa della donna, affidata all’avvocato Giovanni Castronovo, ha più volte ribadito durante l’arringa l’intenzione a non uccidere della Ribisi che, al momento dell’omicidio, impugnava una mazza (mentre il figlio una pistola).