Renzi a Palermo: “Paese e Sicilia hanno un problema di autostima, basta rassegnazione”

“La Sicilia e l’Italia tutta hanno un potenziale enorme e non hanno idea di come vengano percepite nel mondo. Diciamo che hanno un problema di autostima”.

Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi intervenendo, a Palermo, al Teatro Massimo all’inaugurazione dell’anno accademico.

“Si continua a elencare quello che non funziona – ha aggiunto – e invece io voglio dire, citando un intellettuale di questa terra come Elio Vittorini, che serve una cultura che ci protegga dalle sofferenze e ci aiuti a superarle. Questa terra deve ragionare sul proprio futuro uscendo dalle tentazioni sia alla rassegnazione, sia al facile ottimismo”.

Il premier continua: “C’è un mondo qua fuori che chiede un’Italia bella, che sappia creare start up, che sia patriottica, che provi costantemente e quotidianamente l’orgoglio di essere una nazione. Mai come ora sono convinto che il tempo dell’Italia non sia il passato, che la nostra forza non siano solo la bellezza dei nostri paesaggi: avremo un futuro all’altezza dei sogni più belli, ma la condizione è che ciascuno di noi si metta in gioco. Se l’Università di Palermo sarà in grado di aiutarci farà il bene del Paese.  I primi denari per l’università sono stati messi. Ora vorrei sfidare voi. Sfido lei, signor Rettore, i suoi colleghi, il presidente del Crui. Noi ci siamo e pensiamo che siate il futuro. Un paese che taglia sulla classe docente e i propri studenti non ha futuro. Aiutateci a vincere le resistenze nel vostro mondo – prosegue – l’idea che sia stata solo la politica.  Il problema, “non è la realtà. Anche la classe dirigente del Paese ha avuto le sue responsabilità: dai commentatori alla classe accademica. Noi facciamo la nostra parte, ma anche voi vincete le resistenze interne per competere nel mondo. Avete qualità straordinarie e intelligenze fantastiche. Aiutateci a buttare giù un provvedimento che liberi le università dai vincoli della pubblica amministrazione e siate responsabili delle risorse in modo pulito, tagliando senza dubbio nepotismo e sistemi sbagliati. Su questo vi sfido”.

Sul G7: Renzi, assicura: Sarà una gigantesca operazione sul brand, Taormina, certo, ma sul brand Sicilia. Tutte le operazioni di successo degli ultimi dieci anni, si sono accompagnate a una brillante operazione di comunicazione. Senza una buona storia da raccontare, anche il prodotto migliore non sarà venduto. Senza una buona storia da raccontare la Sicilia continuerà ad avere un quinto dei turisti delle Canarie o delle Baleari”.

Poi parla del Sud: “Indichiamo i valori, ma ci sono anche le cose che facciamo e da fare. Il 16 novembre saremo di nuovo in Sicilia con il ministro Delrio per fare una ricognizione puntuale delle infrastrutture viarie e tecnologiche importanti per connettere questa regione. E poi c’è la legge di stabilità che contiene elementi importanti. Ci saranno ancora gli sgravi per le assunzioni, in una terra che è piegata – ha aggiunto – dalla mancanza di lavoro: quegli incentivi già decisivi per il buon risultato del Jobs act, torneranno nelle regioni del Sud e solo nelle regioni del Sud. C’è, insomma, un lavoro forte, ma tutti devono fare la propria parte, anche le università. Coinvolgeremo le grandi aziende in questo percorso e operazioni come il G7 vanno nella direzione dello sviluppo e del rafforzamento del nostro brand, del brand della Sicilia”.

Vanno segnalati momenti di tensione nei pressi del Teatro Massimo. La zona è stata presidiata dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa, che hanno cinturato l’area circostanze al teatro, che è off limits. I manifestanti, sparuti gruppi, si sono piazzati alcuni in un tratto di via Maqueda e altri in via Ruggero Settimo. Inizialmente, si è registrato un lancio di fumogeni da parte di alcuni giovani manifestanti. Un corteo di studenti ha cercato di forzare il cordone a protezione dell’area circostante al Teatro Massimo, ma è stato respinto. La situazione è tornata alla calma, senza alcun intervento rilevante delle forze dell’ordine. Tra i manifestanti anche un gruppo di operai della Sis, impegnati nei lavori del passante ferroviario, che vorrebbero consegnare una lettera per scongiurare i licenziamenti annunciati dalla società a Palermo.