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Droga e abigeato sotto il controllo di Cosa Nostra, inchiesta Proelio: il 24 gennaio la sentenza

Battute finali del processo scaturito dall’inchiesta antimafia Proelio – condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania – che avrebbe fatto luce su ben radicati legami tra due clan di Cosa Nostra – quello Fragapane di Santa Elisabetta e quello Errigo di Comiso – scoprendo anche un giro di droga e abigeato controllato proprio dalle famiglie mafiose. 

Diversi gli agrigentini coinvolti in questo procedimento: Francesco Fragapane, figlio di Salvatore (ex capo di Cosa Nostra agrigentina) e capo della famiglia di Santa Elisabetta e del mandamento della Montagna, è sicuramente il personaggio di maggiore spessore criminale. Oltre a Fragapane sono rimasti impelagati nelle maglie delle indagini anche Roberto Lampasona, 41 anni di Santa Elisabetta, e Antonino Mangione, 38 anni di Raffadali, Salvatore Montalbano, 25 anni di Favara, Antonino Manzullo, 52 anni di Burgio e Girolamo Campione, palermitano residente a Burgio. Coinvolto anche l’ormai collaboratore di giustizia Giuseppe Quaranta, pentitosi dopo l’ultimo arresto nell’ambito dell’operazione Montagna. 

I legali della difesa che hanno discusso questa mattina – gli avvocati Barba, Carrubba e Tinaglia – si sono concentrati proprio sul ruolo di Quaranta definendolo inattendibile e generico. Secondo la difesa le dichiarazioni di Quaranta avrebbero avuto lo scopo di spostare l’attenzione proprio su Fragapane tirandosi fuori dal giro di droga che viene oggi contestato agli imputati.

Il sostituto procuratore della DDA di Catania  Valentina Sincero – durante la requisitoria – aveva chiesto la condanna ad 8 anni e 4 mesi nei confronti di Roberto Lampadina e Antonino Mangione (difesi dagli avvocati Nino ed Enza Gaziano); la pena più alta è stata invece chiesta nei confronti di Fragapane (20 anni e 6 mesi). Per Quaranta,invece, la richiesta di condanna è stata di 4 anni e 2 mesi.

Il processo, che si celebra con rito abbreviato davanti al Gup del Tribunale di Catania Salvatore Ettore Cavallaro, riprenderà il 24 gennaio per le repliche in attesa della sentenza.