Messina

Mafia, estorsioni e droga: quattro arresti (ft e vd)

I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Messina su richiesta della Dda nei confronti di 4 persone del clan dei ‘Batanesi’, gruppo della ‘famiglia’ mafiosa di Tortorici, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentativo di estorsione e porto illegale di armi aggravati dal metodo mafioso e spaccio di droga detenzione.

Si tratta del 40enne Antonino Conti Mica, originario di Biancavilla e residente a Tortorici, il 50enne Nicolino Gioitta, di Alcara Li Fusi, il 39enne Sebastiano Liuzzo Scorpo, originario di Sant’Agata Militello e residente a San Salvatore di Fitalia, il 53enne Francesco Liborio Mileti, di San Salvatore di Fitalia.

Mafia, droga ed estorsioni, clan Batanesi in manette
Mafia, droga ed estorsioni, clan Batanesi in manette
Mafia, droga ed estorsioni, clan Batanesi in manette

Erano attivi tra i comuni di Sant’Agata di Militello, Alcara li Fusi, Galati Mamertino e Rocca di Caprileone.

L’indagine ha fatto emergere due estorsioni nei confronti di due ditte impegnate nell’esecuzione di appalti pubblici di manutenzione stradale e di ristrutturazione dell’impianto sportivo nel comune di Rocca di Capri Leone, commesse mediante attentati incendiari nei cantieri.

Sono state inoltre documentate una serie di attività di spaccio di cocaina e marijuana, che sono state contestate agli arrestati e ad altri cinque indagati.

Le indagini nascono da una ‘costola’ dell’operazione ‘Gotha’ del giugno 2011 nel Barcellonese ed ha documentato i rapporti tra Salvatore Calco’ Labruzzo, esponente dei Mazzaroti, e diversi esponenti criminali nel territorio dei Nebrodi.

In particolare sono state portate alla luce due estorsioni ai danni di due ditte che svolgevano lavori pubblici a Rocca di Capri Leone. In un primo episodio gli arrestati hanno messo una bottiglia incendiaria in un cantiere per l’ammodernamento del campo sportivo, ai danni dell’azienda catanese che ha vinto l’appalto. In un’altra occasione hanno tentato un’estorsione ad un’azienda lavorava in un cantiere per la manutenzione stradale. Il gruppo era attivo anche nello spaccio di cocaina e marijuana nella zona.

Questa la nota diffusa dai Carabinieri:

I Carabinieri del comando provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina su richiesta della locale Procura della Repubblica – D.D.A., diretta dal Procuratore Maurizio De Lucia nei confronti di 4 persone ritenute organiche al clan dei “batanesi”, di Tortorici (Me), ritenute responsabili – a vario titolo – dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentata estorsione e porto illegale di armi aggravati dal metodo mafioso, nonché detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il gruppo criminale era attivo per conto dei “batanesi” nel quadrilatero compreso tra i comuni di Sant’Agata di Militello, Alcara li Fusi, Galati Mamertino e Rocca di Caprileone (Me) nella gestione delle estorsioni, del traffico di stupefacenti, e nell’acquisizione del controllo di attività economiche e imprenditoriali, sfruttando la forza intimidatrice promanante dalla fama criminale della consorteria mafiosa tortoriciana.

L’indagine scaturisce dall’operazione “Gotha” conclusa nel giugno 2011, ed è stata sviluppata al fine di documentare l’operatività criminale di un gruppo di soggetti che erano risultati intrattenere rapporti stabili con Salvatore Calcò Labruzzo, esponente di spicco del clan dei “mazzaroti” che costituiva una propaggine della famiglia mafiosa dei “barcellonesi” nell’area di Mazzarrà S. Andrea (Me).

L’approfondimento investigativo curato dal Nucleo investigativo carabinieri di Messina, con il coordinamento del Procuratore aggiunto della Procura di Messina, Vito Di Giorgio, ha consentito di dimostrare l’appartenenza di tale gruppo criminale al clan tortoriciano dei “batanesi” e di documentare la gestione di due estorsioni in danno di ditte impegnate nell’esecuzione di appalti pubblici di manutenzione stradale e di ristrutturazione del locale impianto sportivo nel comune di Rocca di Capri Leone (Me), commesse mediante attentati incendiari eseguiti presso i cantieri, nonché la disponibilità di armi utilizzate per affermare il controllo criminale sul territorio.

Sono state inoltre documentate una serie di condotte di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana, attribuite a vario titolo agli arrestati e a 5 ulteriori indagati a piede libero.

Gli arrestati sono stati associati alla casa Circondariale di Messina a disposizione dell’Autorità Giudiziaria peloritana.