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Favara, omicidio Chiapparo, Pirrera si difende: “Mi ha aggredito e mi sono difeso, è stata una tragedia”

Si difende, Antonino Pierrera, il farese di 40 anni, arrestato, con altre 3 persone, dai Carabinieri della locale Tenenza, coadiuvati da militari del Nucleo operativo e radiomobile e di altri reparti della Compagnia di Agrigento per l’ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale ai danni di Bennardo Chiapparo, 68 anni, deceduto lo scorso febbraio. Nello specifico gli arresastati del bliz di alcuni giorni addietro sono:

–          Antonino Pirrera, nato a Favara in data 19.09.1976

–          Michele Sorce, nato ad Agrigento in data 25.08.1982

–          Carmelo Pullara, nato ad Agrigento in data 30.08.1989

–          Giovanni Ruggeri, nato ad Agrigento in data 04.05.1974

Il Gip Alessandra Vella ha disposto per Pirrera la custodia cautelare in carcere, mentre per gli ultimi 3 la custodia cautelare degli arresti domiciliari.

L’indagine trae origine dal decesso di Bennardo Chiapparo, avvenuto lo scorso 10 Febbraio  2016 presso l’ospedale San Giovanni di Dio, ove era stato ricoverato  esattamente 10 giorni prima, con un grave trauma cranico, causato, a dire di chi lo aveva accompagnato, da una banale caduta avvenuta lo stesso pomeriggio.

Le indagini effettuate, condotte dai Carabinieri della Tenenza, e coordinate dal Pubblico ministero Matteo Delpini, hanno invece delineato un quadro ben diverso, riassunto nel nome stesso dell’indagine: “Giustizia privata”.

Nella serata dell’01.02.2016 Chiapparo Bennardo, avrebbe sgridato per futili motivi il figlio minore di Antonino Pirrera, in quanto poco prima avrebbe tirato dei calci ad una insegna pubblicitaria dell’autolavaggio del defunto. Sgridandolo, il bambino cadeva, procurandosi delle abrasioni alle ginocchia. Antonino Pirrera venuto a conoscenza dell’accaduto, la stessa sera organizzava, unitamente agli altri soggetti, una spedizione punitiva nei confronti di Bennardo Chiapparo, rintracciandolo sotto la propria abitazione. Al primo pugno, sferrato proprio da Antonino Pirrera il Chiapparo cadeva a terra battendo violentemente la testa. I figli del defunto, Carlo e Angelo Chiapparo, andavano subito in soccorso del padre ma venivano aggrediti violentemente dagli altri arrestati che durante la colluttazione provocavano anche la frattura del braccio di uno dei due. La caduta provocava a Bennardo Chiapparo un’emorragia cerebrale non operabile ed in data 10.02.2016 periva presso ospedale di Agrigento ove era ricoverato.

Pirrera si è difeso dicendo rispondendo al Gup del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, nell’interrogatorio di garanzia che si è svolto in carcere.

Il favarese ha dichiarato che si è solo difeso e che è stata una tragedia: “Volevo solo parlare, lui mi ha aggredito e mi ha scagliato addosso i suoi pitbull che mi hanno morso. Mi solo solo difeso, non volevo ucciderlo”.