E’ stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale continuata nei confronti di una disabile di 26 anni, e di tetata violenza sessuale aggravata dalla presenza di minore di 14 anni. Lui è Vincenzo Florio, 70 anni, bracciante agricolo di Licata, che dovrà aspettare il 2 maggio per conoscere le sue sorti. Per quel giorno, infatti, è stata fissata l’udienza presso il Tribunale del Riesame di Palermo che dovrà decidere sulla revoca, o meno, degli arresti domiciliari cui l’uomo è sottoposto. La difesa di Florio chiede ai giudici il permesso di uscita per alcune ore della giornata per espletare le ordinarie faccende. Il licatese fu arrestato e posto ai domiciliari, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip del tribunale di Agrigento Stefano Zammuto. L’uomo avrebbe abusato della ragazza, ormai diventata una donna, affetta da disturbi psichici dal 2004 fino allo scorso agosto. Nello stesso mese – secondo la ricostruzione dei poliziotti del commissariato di Licata (Ag) – il settantenne avrebbe tentato di abusare della sorella della disabile: una tredicenne.