Licata

Blitz “Home made”, da Licata droga per 3 province: 10 misure cautelari, preso anche militare Guardia costiera (nomi e video)

Producevano ingenti quantitativi di marijuana nelle campagne di Licata per poi rivenderle in almeno tre province: Agrigento, Catania e Messina.

Sono stati i Carabinieri della Compagnia di Licata – almeno cinquanta quelli impegnati alle prime luci dell’alba – a disarticolare il gruppo dedito a tale attività criminosa, sviluppando un’intensa indagine conclusasi nella mattinata odierna, con l’esecuzione di dieci misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti dei componenti del sodalizio, ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso di “Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”. In totale sono nove le persone colpite da misure cautelari, di cui quattro sottoposte agli arresti domiciliari, in esecuzione del provvedimento firmato dal Gip del Tribunale di Agrigento su richiesta dal sostituto procuratore della Repubblica, Simona Faga: Marco Cavaleri, 32 anni, di Licata; Agostino Curella, 35 anni, di Licata; Angelo Manganello, 42 anni, originario di Palma di Montechiaro (difeso dall’avvocato Santo Lucia) e Marco Ucciardello 34 anni, messinese, sottufficiale della Guardia costiera.

Quattro indagati  – due licatesi (Antonino Caruso, 46 anni, Angelo Curella, 31 anni), un marocchino (Omar Mohamed Hassan Mafar, 31 anni, difeso dagli avvocati Antonino Montana e Gaspare Lombardo) ed un egiziano (Mustapha Fakran, 36 anni) –  hanno avuto imposto il divieto di dimora ed uno, una licatese Concetta Barbara Alabiso, 31 anni, l’obbligo di presentazione alla P.G.

Divieto di dimora in provincia di Agrigento anche per il messinese Daniele Manuguerra, 31 anni e il catanese Domenico Pennisi, 41 anni mentre è stata respinta analoga misura per il catanese Mattia Tommaso Ritrovato.

Nel corso delle indagini è stato accertato che il sodalizio, grazie a strette amicizie con personaggi del catanese, era riuscito a smerciare nella piazza etnea complessivamente circa 7 Kg di Marijuana. Ancor più rilevante è stato il rinvenimento e sequestro di una piantagione di marijuana individuata in Contrada Giacobbe di Licata, consistente in una serra estesa per circa 3.000 mq., realizzata con rivestimento in plastica opacizzata, all’interno della quale i militari dell’Arma hanno rinvenuto circa 2.800 piante di marijuana dell’altezza media di 4,5 mt.

Le indagini hanno preso il via nel 2015 e a tutti gli indagati non viene contestato il reato associativo.