Licata

Porto Turistico Licata: dirigenti comunali respingono accuse

Entra nel vivo il processo che si celebra davanti al Gup del Tribunale di Agrigento scaturito dall’inchiesta sul “Porto turistico Marina Cala del sole” di Licata. Davanti al giudice si sono sottoposti all’esame gli imputati Andrea Occhipinti, 49 anni di Licata, dirigente del dipartimento finanziario del Comune; Giuseppa Maria Pia Amato, 60 anni di Licata, responsabile del Suap. Entrambi hanno respinto ogni accusa specificando che non vi fossero motivi ostativi alla conclusione del procedimento avviato dal Suap, finalizzato all’approvazione della variante. 

Il Comune di Licata, tramite l’avvocato Salvatore Pennica, ha chiesto di costituirsi parte civile anche nei confronti di Andrea Occhipinti, Giuseppa Maria Pia Amato e Vincenzo Ortega in relazione alle accuse di abuso d’ufficio formulate a loro carico. Il giudice non si è pronunciato e ha invitato il Comune a regolarizzazione costituzione entro la prossima udienza perché non vi sarebbe prova dell’avvenuta pubblicazione della determina sindacale di incarico al difensore. 

Oblazione per altri imputati tra cui Giuseppe e Gaetano Licata, 39 e 44 anni di Licata. Il sostituto procuratore della Repubblica Alessandra Russo ha espresso parere favorevole. Il Gup, ritenute ormai nulle le conseguenze dannose o pericolose del reato, atteso che entrambi gli imputati hanno in corso idoneo procedimento amministrativo in tal senso, ha determinato la somma che gli imputati dovranno versare a titolo di oblazione per la contravvenzione contestata.

Si torna in aula il 5 marzo quando ad essere interrogati saranno le due figuri principali dell’intera inchiesta: il dirigente del Dipartimento urbanistica del Comune di Licata, Vincenzo Ortega, 57 anni, e dell’imprenditore nisseno Luigi Francesco Geraci, 74 anni, che ha realizzato la struttura turistica.

La vicenda è questa: intanto il  sequestro del complesso denominato “Porto turistico Marina Cala del sole” con centinaia di posti barca e altri servizi annessi fra i quali spiaggia privata, camere, parcheggi e area ristorazione che segue l’inizio dell’indagine sollecitata dalle denunce dell’associazione “A testa alta” di Licata che si è costituita parte civile, insieme al Comune di Licata, all’udienza preliminare a carico del dirigente Ortega, e dell’imprenditore nisseno Geraci.

Al centro della vicenda la realizzazione del complesso denominato “Porto turistico Marina Cala del sole” alimentata da intercettazioni telefoniche soprattutto specie quelle tra l’ing. Ortega e Geraci. Ed è emerso un quadro importante: secondo la Procura era l’ing. Ortega a guidare Geraci nell’evadere gli oneri dovuti.  E lo spunto investigativo ulteriore è nato da un’intuizione dei finanzieri comandanti dal col. Sava con la consegna di un corposo e delicato rapporto.

Il progetto è stato realizzato dalla società “Iniziative immobiliari S.p.a”, di cui Geraci è legale rappresentante e, nel 2006, ha ricevuto una concessione di superficie demaniale marittima su cui, in seguito, nel tempo, ha costruito diverse strutture relative al progetto immobiliare.

Ad Ortega si contesta di avere avuto un atteggiamento di favoritismo nei confronti della società, che in un primo momento realizzò pure un centro commerciale, in seguito venduto a un gruppo calabrese, facendogli risparmiare oltre 7 milioni di oneri concessori che, sostiene la Procura, sarebbero stati dovuti per la realizzazione di cabine, locali commerciali e servizi.

Tutto ruota attorno al mancato rinnovo alla società Iniziative immobiliari spa, della concessione demaniale marittima ad opera della Regione, circostanza questa che avrebbe dovuto bloccare ogni attività edilizia successiva al diniego ed al ripristino dei luoghi.