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‘Riposo forzato’ a Licata per il funzionario anti abusivismo, Regione manda ispettori

Gli hanno bruciato la macchina, avvelenato i cani, fatto minacce che hanno reso necessaria la scorta.

Da ieri l’ingegner Vincenzo Ortega (capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Licata, nell’Agrigentino, l’uomo che ha mandato le ruspe sulla costa per demolire le costruzioni abusive che deturpano il litorale di Licata) è stato messo alla porta dal Comune e rimarrà a casa per due anni – prima di andare in pensione – con l’80% dello stipendio.

Una decisione, frutto di una delibera del Consiglio comunale su proposta dell’amministrazione, che il diretto interessato ha tutta l’intenzione di impugnare davanti alla magistratura.

Il sindaco Pino Galanti sostiene che “Ortega era rimasto l’unico dirigente in pianta organica, dopo i pensionamenti degli altri suoi colleghi. Tutti i dipartimenti erano affidati a lui e non potevo permettere che un solo uomo fosse al comando della burocrazia comunale. E così la Giunta ha approvato un atto di indirizzo per l’abolizione delle dirigenze, con modifica allo statuto comunale. La delibera è stata ratificata dal Consiglio. La legge mi permette di farlo”.

La legge a cui fa riferimento il sindaco è l’articolo 33 del decreto legislativo 165 del 2001 che prevede il riconoscimento di una indennità  mensile pari all’80% dello stipendio, per due anni, prima del licenziamento.

“Ho dedicato la mia vita professionale al mio Comune – ha detto Ortega – Ho lavorato con impegno e dedizione. Chi fa, nella Pubblica amministrazione può trovarsi a inciampare in procedimenti penali, ma tutti i giudizi in cui sono stato coinvolto, finora sono stati tutti a mio favore. Chi non fa, non si troverà mai a subire procedimenti”.

Ortega si è occupato dell’abbattimento di immobili abusivi e ha istituito una posta di bilancio per consentire l’intervento delle ruspe che ancora operano sul litorale.

“Per il caso Licata stiamo acquisendo copia della delibera del Consiglio comunale ed eventualmente procederemo a una ispezione per accertare i fatti”.

Lo dice l’assessore regionale alle Autonomie locali, Bernardette Grasso, commentando il caso del capo dell’Ufficio tecnico del comune di Licata, Vincenzo Ortega, costretto al riposo forzato da una delibera del Consiglio comunale su proposta dell’amministrazione, rimanendo a casa per due anni con l’80% dello stipendio prima di ansare in pensione.