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Sea Watch 3 sotto sequestro e trasferita a Licata; migranti sbarcati; Salvini: “E’ una nave fuorilegge”

La Gdf-Roan di Palermo e la Guardia Costiera di Lampedusa hanno eseguito nel pomeriggio di oggi il sequestro probatorio della nave della Ong Sea Wacth 3 per violazione dell’art. 12 T. U. Immigrazione ponendo il mezzo navale a disposizione della Procura di Agrigento che ne ha disposto, previo sbarco dei migranti, il trasferimento sotto scorta nel porto di Licata.

Il comunicato è firmato dal Procuratore capo Luigi Patronaggio che coordina l’attività dell’aggiunto, Salvatore Vella e del sostituto Alessandra Russo presenti nell’isola.

I migranti posti in salvo saranno affidati a personale della Questura di Agrigento per la identificazione e per i necessari atti di polizia giudiziaria.

Le indagini proseguiranno sia per l’individuazione degli eventuali trafficanti di esseri umani coinvolti, sia per la valutazione della condotta della Ong.

L’ intera operazione è stata possibile grazie alla sinergia e alla professionalità, sul mare, degli uomini della Gdf e della Guardia Costiera e, su terra, della Questura di Agrigento.

La Sea Watch è  “una nave fuorilegge“: la “magistratura faccia come crede, ma il Viminale continua e continuerà a negare lo sbarco“.

E’ quanto dicono fonti del Viminale dopo il sequestro della nave da parte della Gdf sottolineando che il ministro Salvini “si aspetta provvedimenti nei confronti del comandante della nave, dal quale è lecito attendersi indicazioni precise su presunti scafisti presenti a bordo”.

Dal Viminale, si sottolinea che “resta un tema fondamentale: la difesa dei confini nazionali e l’ingresso in Italia di un gruppo di sconosciuti dev’essere una decisione dalla politica (espressione della volontà popolare) o di magistrati e ong straniere?”

La vicenda SeaWatch3, spiegano fonti dal dicastero, “conferma una volta di più l’urgenza di approvare il Decreto sicurezza bis già nel Consiglio dei ministri di domani, per rafforzare gli strumenti del governo per combattere i trafficanti di uomini e chi fa affari con loro”.