Palermo

Ars, dopo la finanziaria il governo a lavoro per il test collegato

Il testo ‘definitivo’ in commissione Bilancio ancora non c’è. Gli uffici sono a lavoro ed entro la fine della settimana potrebbe essere pronto per consentirne l’esame già martedì e il successivo approdo in Aula mercoledì pomeriggio. “La commissione è convocata martedì alle 10 – dice il forzista Riccardo Savona -, lavoreremo a oltranza, se necessario anche mercoledì mattina, per dare l’ok al testo e consegnarlo all’Aula già nel pomeriggio di mercoledì”. Dopo la maratona per il via libera alla Finanziaria, a partire dalla prossima settimana toccherà al collegato ottenere il semaforo verde a Sala D’Ercole. Il disegno di legge contiene le norme stralciate dalla manovra, come quella, riscritta dal governo, che prevede l’accorpamento di Crias e Ircac. Un provvedimento ‘caro’ al Governo, che in un primo momento prevedeva la creazione di un unico ente di cui avrebbe fatto parte anche l’Irfis, ma sul quale le opposizioni hanno dato battaglia spingendo l’Esecutivo alla riscrittura. A non piacere non è tanto l’idea “su cui si può discutere” dice all’Adnkronos il pentastellato Luigi Sunseri, ma le modalità con cui è stato inserito nella legge stralcio. “La tecnica usata durante i lavori per la Finanziaria – spiega il parlamentare a Cinque Stelle – è quella del rinvio all’attuazione delle disposizioni con decreto o del presidente della Regione o dell’assessore. E’ un metodo che non condividiamo perché così si esautora il Parlamento del potere legislativo”. Una posizione condivisa dal democratico Nello Dipasquale per il quale è “assolutamente inconcepibile che il presidente Musumeci pensi a ‘leggi delega’ per normare provvedimenti importanti”.