Palermo

Polemiche in sala d’Ercole, rinviati i lavori per il collegato

Fumata nera all’Ars per il collegato. All’ordine del giorno della seduta di oggi avrebbe dovuto esserci proprio il testo, ma in quasi due ore di dibattito il grande assente è stato proprio il mini strumento contabile che contiene le norme stralciate dalla Finanziaria approvata lo scorso 30 aprile. Dopo la ‘pausa’ elettorale legata alle amministrative di domenica e la seduta straordinaria di ieri con il presidente della Repubblica di Malta, Sala d’Ercole è tornata oggi a riunirsi per esaminare il testo, o per meglio dire avrebbe dovuto. Perché al centro della seduta, andata avanti per circa 2 ore prima che il vice presidente di turno, Roberto Di Mauro, sospendesse i lavori per convocare la capigruppo con il successivo annuncio del rinvio dei lavori a martedì prossimo alle 16, c’è stato un acceso botta e risposta tra i parlamentari del M5s e esponenti della maggioranza e dell’opposizione.

Sul banco degli imputati il comportamento di ieri dei pentastellati che hanno deciso di abbandonare Sala d’Ercole quando il presidente di Malta ha preso la parola. Un gesto stigmatizzato dal numero uno di Sala d’Ercole, Gianfranco Miccichè, che ha parlato di “una scena di violenza inaudita”. “Il nostro è stato un gesto pacifico” ha ribattuto oggi in Aula la capogruppo dei pentastellati, Valentina Zafarana. “Non abbiamo mancato di rispetto istituzionale – ha aggiunto il collega di partito, Gianfranco Cancelleri -. Nessuna violenza ma solo la volontà di rimarcare che non accettiamo che Malta venga qui a farci la paternale. La Sicilia e l’Italia non voglio più essere lasciati soli”. A ‘difendere’ Miccichè non solo l’azzurro Giuseppe Milazzo, ma anche il democratico Nello Dipasquale: “Bene ha fatto Miccichè. Io mi sono profondamente vergognato, un comportamento fuori luogo davanti al presidente della Repubblica di Malta” ha concluso.