Palermo

Regione, Sgarbi: “Musumeci, nel patto tra galantuomini deve la sua vittoria alla mia scelta”

Dopo la mozione presentata dai cinquestelle sulla sospensione dell’incarico di Assessore ai Beni Culturali di Vittorio Sgarbi, lo stesso oggi ritorna sulle polemiche di questi giorni relative alla sua permanenza a componente della giunta dopo l’elezione alla Camera dei Deputati. “Ho fatto riferimento al patto tra galantuomini perche’ la mia nomina ad assessore e’ stata ponderata da Berlusconi, Ghedini e Musumeci, peraltro con una lettera sottoscritta da Berlusconi a Musumeci, quando si e’ valutato, sulla base dei sondaggi di Pagnoncelli, che le liste dei candidati di Rinascimento in tutti i collegi siciliani, che il Mir (il “Movimento in Rivoluzione fondato da Giampiero Samori’) tenacemente intendeva presentare, poteva raggiungere tra i 5 e i 7 punti percentuali, togliendoli tutti all’area del centro destra”.  “Nella situazione in essere al momento, e con me candidato presidente, sarebbe stata la differenza per far perdere Musumeci e consegnare la Regione ai 5 Stelle. Se ne desume – sottolinea Sgarbi – che Musumeci, nel patto tra galantuomini, deve la sua vittoria alla mia scelta. Si puo’ anche dimenticare, ma e’ un dato di fatto”. “Il mio assessorato – aggiunge Sgarbi – non e’ una sua scelta, ma un accordo politico che va rescisso con la volonta’ delle due parti”. Poi Sgarbi precisa: “Non avro’ da pretendere che il presidente debba nominare un assessore indicato da me, favorendo un’altra componente. Sono certo che sara’ un siciliano e sara’ di una parte politica. Per quello che mi riguarda, per il mio rispetto degli accordi e delle garanzie, l’assessore non potra’ che essere di Forza Italia. Ogni altra scelta sarebbe un arbitrio politico”.