LIVE dal carcere di Agrigento, Tuzzolino: “Io, il capo ‘stiddaro’ Condello e quei soldi al ristorante”

E’ in corso, nell’aula-buker del carcere di Petrusa, ad Agrigento,la deposizione del pentito Giuseppe Tuzzolino, chiamato a raccontare la sua verità su massoneria e presunta “cricca” di Lampedusa trascinata a processo dalla Procura della Repubblica di Agrigento.

Tuzzolino ha parlato degli “affari” con i “lampedusani” e continua a fare dichiarazioni:

“Io avevo rapporti con Peppe Condello, capo della Stidda di Palma di Montechiaro a Mannheim in Germania. Ero anche in società. Fissai un incontro per lamentarmi dei lampedusani. che erano riusciti ad influenzare Castellino. Io ce l’avevo con Giancone e Gabriele e li incontro sollecitando Olrando. Giancone e Gabriele un venerdì sera arrivano all’Agip su una Fiat 500. Io ero con Condello. I due salirono sulla nostra auto e andammo a Torre di Gaffe nel risotrante di un’altro stiddaro, Toni Chiazza. Condello dissero loro che dovevano pagare il danno subito da me. E Gabriele impaurito mi consegnò 13.500 euro che lo stesso aveva con sé in tasca. Ricevuti i soldi li divisi con Chiazza e Condello. Si trattava di banconote da 20, 50 e 100 euro”.