Politica

Amministrative in Sicilia, si vota il 10 giugno. Crocetta: “Primarie per i candidati sindaci Pd in Sicilia”

Superate le elezioni politiche in molti Comuni Siciliani si torna alle urne per le elezioni Amministrative.

Il 10 giugno sarà chiamato al voto un terzo dei comuni siciliani, 137 in totale. Si voterà col sistema maggioritario a doppio turno in 18 comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti, il resto sotto soglia 15mila. Cinque i capoluoghi di provincia coinvolti: Catania, Messina, Siracusa, Ragusa e Trapani; in quest’ultima città, commissariata, si ritornerà a votare dopo l’elezione choc dell’anno scorso quando al ballottaggio non fu raggiunto il quorum dei votanti necessario per eleggere l’unico rimasto in corsa dopo il ritiro dell’altro candidato sindaco (Girolamo Fazio), travolto da un’inchiesta di corruzione nel pieno della campagna elettorale.

Anche nell’Agrigentino si vota, e  i Comuni interessati al voto sono: Alessandra della Rocca, Burgio, Calamonaci, Camastra, Castrofilippo, Cianciana, Grotte, Joppolo Giancaxio, Licata, Lucca Sicula, Menfi, Ravanusa, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Sant’Angelo Muxaro, Santo Stefano di Quisquina.

“Le primarie sono l’unica strada per scegliere i candidati sindaci alle prossime amministrative. Il Pd non può tradire la sua storia. D’altra parte si fanno le primarie per scegliere il segretario, una questione prettamente interna al partito, e i candidati sindaci, invece, li deve scegliere una parte del gruppo dirigente? Le primarie sono uno strumento democratico vero e senza il Pd non esisterebbe più”. Lo dice all’Adnkronos l’ex presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, dopo l’appello dei partigiani dem ad evitare che le consultazioni di giugno si trasformino nel “secondo tempo del disastro elettorale”. “Nei medi e grandi centri il Pd si sta presentando agli elettori con due o tre candidati, rischiando di apparire sconfitto in partenza – aveva detto Antonio Rubino – A nostro avviso la rigenerazione del Pd inizia dalle città”.