Politica

Elezioni, Zammuto (Leu): “Noi unica sinistra in Italia”

Leggendo qualcosa su di lei, per preparare al meglio questa intervista, salta all’occhio che il suo interesse per la politica è ben saldo. Come è nato? 

“Ho mostrato il mio interesse e la passione già  negli anni del liceo. E sono stato anche eletto presidente del comitato studentesco, nei tempi in cui ci si divideva per schieramenti politici. Questa passione non mi ha mai abbandonato anche se  per un po ne sono stato ai margini ma sempre con la tessera del PCI e sue “evoluzioni” fino all’avvento di Renzi. Dal 1999 al 2004 sono stato eletto al consiglio comunale di Sciacca. Qualche anno dopola CGIL mi ha chiesto di guidare la prestigiosa  Camera del Lavoro di Sciacca, che fu di Accursio Miraglia, e che ho guidato fino alla candidaturadi oggi.”

Da vari sondaggi emerge un dato, alla domanda “quale delle promesse elettorali vorrebbe vedere realizzate?” gli italiani hanno risposto:  31,4% riduzione delle tasse; 23,8% un milione di posti di lavoro; 13,6% reddito di cittadinanza; 12,3% abolizione legge Fornero; 5,9% abolizione del canone Rai; 3,2% abolizione delle tasse universitarie. Come vede lei questi numeri, specchio di un Paese, potremmo dire, deluso dalle mancate aspettative delle passate elezioni?

“Prioritario per Liberi e Uguali è il lavoro per i disoccupati e recuperare la dignità per chi lavora ma in condizione di assoluta precarietà. Ma oltre il problema del lavoro si deve recuperare lo smantellamento dello stato sociale sempre meno efficiente, basta guardare alla sanità e allo scuola che devono avere la priorità per garantire l’universalità dei diritti uguali per tutti. I diritti civili, qualcosa si è fatto (fine vita, testamento  biologico),ma alcune cose vanno migliorate e altre, come lo jus soli, si è avuto paura di portare a conclusione. Beni comuni e servizi, che specie al sud sono inesistenti e i più cari in Italia. Pensiamo alla raccolta rifiuti e alla gestione del Servizio Idrico Integrato! Probabilmente lei sa delle mie battaglie per l’acqua pubblica eche ero Coordinatore del comitato Inter.Co.PA.”

Luigi di Maio (M5S)afferma che “il 5 marzo l’Italia potrebbe svegliarsi con un governo a 5 Stelle”. Il movimento presenta candidati di prestigio, ha un programma intenso, per citare alcuni punti: 10.000 nuove assunzioni nelle forze dell’ordine e 2 nuovi carceri. Il Paese ha bisogno di una nuova ventata, ma che sia un reale cambiamento. Lei crede che il suo partito possa essere la scelta migliore? Perché?

“Considero il M5S un movimento di protesta e di denuncia ma assolutamente incapace di rispondere alle esigenze di uno paese. Un movimento che fondala sua politica sull’umore e il sentire dalla pancia dei cittadini senza avere alcuna idea su nulla e che cambiano da un momento all’altro che garanzie possono dare? Europa,  Extracomunitari In primis. Per le cose che ho detto sopra credo fortemente nel nostro programma perché è un programma di sinistra che mette al centro la persona e non l’individualismo che un liberismo sfrenato e privo di regole sta indirizzando verso forti sperequazioni e disuguaglianze. Se le otto persone più ricche al mondo vivono con le stesse risorse della metà della popolazione mondiale più povera  dobbiamo chiederci perché.”

Il Partito Democratico si candida a essere il 1° partito del prossimo governo. Il Premier Gentiloni afferma –attivissimo nella sua campagna elettorale- che il PD è l’unico in grado di guidare l’Italia. Anche il segretario Matteo Renzi è propositivo di riuscire a portare a Palazzo Chigi “uno del PD”. Lei come vede tutto ciò?

“Non mi pare che ci siano le condizioni per il PdR di essere il primo partito. Anche i bambini sanno che Renzi in cinque anni di governo ha creato le condizioni per creare il grande centro, in questo d’accordo con Berlusconi. Ed ecco perché Liberi e Uguali é a sinistra, l’unica sinistra in Italia.”

Torniamo a lei. Cosa l’ha spinta ad accettare la proposta in merito alla sua candidatura per queste elezioni?

“L’incoscienza della passione.  Anche l’idea di potere dire ai cittadini cos’è la sinistra, che manca da anni in Italia, e quali politiche intendiamo portare  avanti per convincere i tanti delusi e rassegnati ad
andare a votare mi entusiasma”

Renzi assicura che garantirà rappresentanza alla minoranza in base alle quote di voti ottenuti al congresso, ma in tutto i posti sarebbero circa 20. Cosa pensa che tutto questo possa portare di bene al Paese?

“Intanto vediamo di contarci dopo il 4marzo e verifichiamo se saremo 20 tanti di più, e poi non si deve dimenticare che siamo in un sistema proporzionale e come tutti sanno solo dal 5marzo si potranno fare i conti, sempre che si potrà ottenere una coalizione di governo e no si debba tornare al voto considerata la porcellum2 che hanno confezionato.”

Silvio Berlusconi tenta di fare leva sul popolo con l’ormai nota promessa dell’aumento delle pensioni, eliminare le tasse sulla prima case e sulla successione. Ci dica, ma il Paese potrebbe davvero permettersi questo? Sarebbe una grossa fetta di “incassi” che verrebbe a mancare nelle casse dello Stato. 

“Facciamo due conti:debito pubblico al 135% pari a oltre 2300miliardi,PIL italiano pari a circa 1600miliardi annuo. Berlusconi per tagliare i circa 70miliardi per l’abbassamento l’ IRPEF e aggiungere 18miliardi per aumentare le pensioni a 1000 euro, oltre a tutte le altra tasse che vuole
eliminare che fa..chiama la dea bendata? Cmq gli italiani, per fortuna, sanno che è un bluff.”

Cosa si sentirebbe di dire ai nostri lettori per convincerli a recarsi alle urne domenica 4 marzo, evitando così la piaga dell’astensionismo.

“Se riusciamo a veicolare bene il nostro programma di sinistra senza fare tutte quelle promesse strampalate ma facendo capire che Liberi e Uguali mette al centro i diritti inalienabili dei cittadini e il lavoro prima di tutto credo che potremo raggiungere un buon risultato.”