Politica

Forestale, i sindacati: “fissare linee guida per il futuro”

Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil chiedono al governo regionale di “costruire una strategia regionale forestale che fissi le linee guida per i prossimi 20 anni”. E per dare il loro contributo hanno inviato ai presidenti della Regione e dell’Ars, agli assessori all’agricoltura e al territorio e ai capigruppo parlamentari una proposta di riordino del settore, sulla quale chiedono il confronto. Questa punta a promuovere una “gestione forestale sostenibile, a tutelare e valorizzare il territorio, a promuovere lo sviluppo delle aree montane e interne, a promuovere la salvaguardia dell’ambiente contrastando il dissesto idrogeologico”. Il tutto valorizzando il lavoro dei forestali, per i quali la proposta sindacale prevede l’inquadramento in due soli contingenti (attualmente sono quattro), quello dei lavoratori a tempo indeterminato (Lti) dove transiterebbero tutti i 151nisti e quello dei Lavoratori con garanzia occupazionale di 151 giornate annue. I sindacati calcolano che l’operazione, che porterebbe all’estinzione delle fasce di 101 e 78 giornate, si autofinanzierebbe in un triennio con i risparmi derivanti dalla fuoriuscita annua di almeno 800 addetti. Dopo le stabilizzazioni, secondo Flai, Fai e Uila, va “attivato il turn over per garantire il ricambio generazionale. “Per realizzare la nuova forestazione che proponiamo- dicono i segretari regionali Alfio Mannino, Pierluigi Manca e Antonino Marino – occorre stabilizzare e qualificare il lavoro con opportuni processi di formazione, ma anche immettervi energie fresche, cioe’ i giovani, e nuove professionalita’”.