Politica

Il ministro Toninelli incontra Musumeci: “oggi lo Stato torna ad occuparsi dell’Isola”

Continua la visita del Ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli in Sicilia. Questa mattina a Porto Empedocle confronto con la Sindaca pentastellata,  Ida Carmina,  sulle opportunità per il comune marittimo in dissesto finanziario che deve fare i conti anche con il problema della viabilità e con i viadotti  Spinola, Re, Akragas posti sotto osservazione, e dialogo con gli studenti del Liceo Nautico.

Subito dopo il Ministro Toninelli si è spostato a Vicari, in municipio, dove ha incontrato gli amministratori del territorio della provincia di Palermo colpito dall’ultima tragica ondata di maltempo che ha provocato 13 vittime, tra Casteldaccia, Vicari e Corleone.  A seguire sopralluogo presso il cantiere Bolognetta sulla statale 121 Palermo-Agrigento e trasferimento a Marineo per un sopralluogo su un tratto della statale 118 colpito da alluvione e poi al cantiere dell’anello ferroviario.

Il ministro Toninelli a Porto Empedocle incontra Carmina e la sua giunta
Il ministro Toninelli a Vicari incontra i sindaci

Giunto a Palermo è in corso l’incontro con il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci a Palazzo d’Orleans con i vertici Anas.

“Non sono contento di come stiano andando le cose nei cantieri di Anas e Rfi. Loro si devono sentire il fiato sul collo del ministro”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli durante l’incontro con il Presidente Musumeci.  “Sono un ministro che controlla e che interviene quando le cose non vanno – dice ancora Toninelli- altrettanto dobbiamo intervenire sulle strade provinciali. Lo dico con grande sincerità: oggi lo Stato torna a interessarsi concretamente della Sicilia”. Non solo strade ma si è parlato anche di ferrovie. “Le infrastrutture ferroviarie siciliane sono una delle priorità. La Sicilia deve tornare a essere in un lasso di tempo più limitato possibile una regione in cui ci si possa spostare in maniera dignitosa. Rfi ha prospettato lo stato di avanzamento dei lavori – ha aggiunto il ministro -. Ci sono tanti cantieri, alcuni vanno avanti bene, altri hanno delle criticità che non dipendono da Rfi, ma da altre società che hanno acquisito l’appalto ma che si trovano in difficoltà. Dobbiamo essere più concreti possibili, non si può più aspettare. A chi non è nelle condizioni di poter andare avanti nei lavori dovranno essere rescissi i contratti”. 

“Non ci interessano i nomi di chi ha fatto o non fatto qualcosa o chi ha fatto disastri- dice Musumeci- è arrivato solo pochi mesi prima di me alla Regione. Qui bisogna mettere in mano una situazione. E se servono poteri sociali lo faremo. Così in pochi mesi qualche cantiere può essere sbloccato. Sono contento del tour in Sicilia del ministro Toninelli, perche’ il Governo ha piena consapevolezza del pauroso, drammatico e irragionevole stato di degrado nel quale si trova la rete viaria siciliana alla quale aggiungo la rete ferroviaria in Sicilia che ha bisogno di ammodernamento e di chiudere i cantieri aperti anche da 20 anni. Ho rappresentato al ministro le difficolta’ a far fronte ad un’azione di vera anticiclica – ha aggiunto Musumeci – che significa operare con alcune deroghe che possano consentirci di evitare i tempi lunghi che la burocrazia nazionale e regionale impongono. Questi tempi biblici sono incompatibili con la realta’ siciliana che ha bisogno di una rete viaria sicura ed efficiente che oggi non consente la ripresa di industria e costruzioni che in Sicilia potrebbero essere trainanti per la nostra economia”.