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Lampedusa, parla il neo sindaco Martello: “Persino barche cipriote ci impediscono di pescare”

Intervista di Diego Romeo a Salvatore Martello neo-sindaco di Lampedusa.

Sindaco Martello, media nazionali e internazionali  si chiedono cosa sia successo a Lampedusa che ha voluto sostituire il suo primo cittadino. La sua risposta quale potrebbe essere?

“Gliela posso dare adesso  o ci risentiamo”?

Si, sto registrando la telefonata, andiamo avanti con queste prime impressioni.

“Perché non ha saputo amministrare né Lampedusa nè Linosa. Capisco che tutti si pongono la domanda ma  io rispondo “perché non sa amministrare e non è riuscita ad amministrare Lampedusa e Linosa. Lampedusa eccelleva nei media  solo per il problema dei migranti e dimenticavano i problemi della cittadinanza che significa l’acqua, significa la fogna, significa tutta la quotidianità per un vivere normale”.

Nelle sue prime esternazioni dopo la vittoria a sindaco ha riferito che cambierà tutto in tema di immigrazione. Cosa potrà cambiare?

Questo l’hanno detto i giornalisti, io ho detto semplicemente che intanto resteremo il paese dell’accoglienza, prima di ogni cosa, secondo cambieremo perché il problema non può essere visto solo per strumentalizzazione politica, il fenomeno dei migranti sull’isola di Lampedusa deve essere valutato insieme alla cittadinanza, non si possono prendere delle icone che vanno girando e parlano in nome di Lampedusa, non so se mi spiego. C’è bisogno di regole, bisogno di capire che cos’è l’accoglienza. Tutti dicono tutto e il contrario di tutto mentre qui non sappiamo granchè, insomma vogliamo capire cos’è questa accoglienza”.

Ricordando cos’era e cos’è Lampedusa, la sua solitudine, le dimenticanze dello Stato, certamente la sua voce si farà sentire e vorrà dire ricordiamoci del lampedusani oltre che degli immigrati.

“E’ questo il significato, come candidato ho fatto un programma che riguarda le nostre isole. Tutte queste strumentalizzazioni politiche Matteo  Renzi le sapeva e sapeva anche che lui e la Nicolini a Lampedusa non c’erano più. Il referendum è stato determinante, l’isola ha votato no al referendum con l’80%. Quindi la comunità gli aveva fatto avere la sua valutazione. Adesso tutti si meravigliano proprio  perché non si avevano  contatti con l’intera comunità e si preferiva ascoltare il ministro degli esteri”.

Negli anni duemila in occasione della sua prima candidatura a sindaco scrissi un reportage sulle Pelagie dove erano in primo piano le sue dichiarazioni sul diritto alla salute, all’istruzione e quant’altro. Se lo ricorda?

“Certo che me lo ricordo e contribuì molto alla mia campagna elettorale”.

Le chiedo,  che fine hanno fatto tutti questi diritti disattesi dallo Stato?

“Sono rimasti così com’erano e potrei dire che io sono il sindaco degli invisibili perché fino ad oggi nessuno è riuscito a portare fuori da Lampedusa e Linosa  gli invisibili”.

Le urgenze maggiori per Lampedusa? Per esempio la marineria con la sua economia notevole per l’isola.

“Le faccio un esempio, diciamo, stupido, le nostre barche a un miglio dall’isolotto di Lampione non possono pescare perché ci sono  dieci o dodici barche cipriote che non ci fanno gettare neanche le reti. Invece di parlare solo di alcune cose perché non si dice che non riusciamo a controllare le nostre acque territoriali? Perché ci vengono a togliere il pesce direttamente  dai nostri banchi? Questi sono extraeuropei e quando si parla di regole nazionali ed europee, queste devono essere uguali per tutti”.

Recentemente la marineria lampedusana ha ottenuto anche per suo interessamento  un aiuto finanziario che si aggira sui cinque milioni di euro. Una bella boccata d’ossigeno.

“Si, è vero, però quando si parla di questi soldi come boccata d’ossigeno, dobbiamo ricordare che i relitti delle barche continuano a stare nelle acque, che le reti si continuano a rompere quotidianamente oppure si impigliano su questi relitti adagiati sui banchi di pesca e costituiscono una calamità permanente.  A meno che lo Stato italiano non si interessi definitivamente. E poi vorrei che qualcuno mi spiegasse il motivo perché non arrivano più barche di migranti. Non arrivano più barche perché oggi li vanno a prendere in mare? Non abbiamo più sbarchi ma abbiamo altri problemi”.

Sindaco, non ci sentivamo da circa vent’anni e purtroppo  ritrovo i  soliti vecchi problemi non risolti per cui io mi auguro,  nel corso della sua seconda puntata da sindaco, di scrivere un altro reportage su Lampedusa. Non mi resta che augurarle in bocca al lupo.

“Ok sul reportage. Grazie Diego e crepi il lupo”.