Politica

Sicilia, addio alle cartelle sanitarie cartacee: arriva il fascicolo elettronico

Non sara’ piu’ necessario per i pazienti residenti in Sicilia, anche se in cura presso istituti fuori dalla regione, portare con se’ la documentazione sanitaria in formato cartaceo, ed in caso di un intervento in circostanze di emergenza, il personale medico potra’ ottenere in formato digitale tutte le informazioni sullo stato clinico del paziente. La Regione siciliana ha dato il via libera al Fascicolo sanitario elettronico, la nuova frontiera del database digitale che ricostruisce la storia clinica del paziente, in via esclusivamente elettronica, con un orizzonte temporale che copre l’intero arco della sua vita e semplifica la comunicazione tra medico e assistiti.

E’ di oggi la sigla del protocollo d’intesa tra l’assessorato alla Salute e le organizzazioni sindacali Smi, Snami, Fimmg, Intesa sindacale, Fimp e Cipe che definisce le modalita’ per la sua attivazione e la diffusione. Il documento e’ stato firmato dal dirigente generale del Dipartimento per la pianificazione strategica Mario La Rocca su indicazione dell’assessore alla Salute Ruggero Razza.

Prescrizioni farmaceutiche, referti, informazioni sulle esenzioni dal ticket, prescrizioni specialistiche, saranno contenute nel fascicolo sanitario elettronico dove sara’ ricostruito anche un profilo sanitario sintetico di ciascun utente. Saranno i medici dell’assistenza primaria, medici di famiglia e pediatri di libera scelta, ad occuparsi di trasferire i dati di base del profilo sanitario dell’assistito nel Fascicolo sanitario, ma questo potra’ avvenire solo dopo che l’interessato avra’ prestato il proprio consenso informato.

“Iniziamo cosi’ ad avviare un progetto che era rimasto allo studio per anni e a dare corso concretamente al cronoprogramma delle iniziative per la salute annunciate in Agenda digitale – ha affermato Razza – Si tratta di un nuovo e piu’ completo sistema di gestione delle informazioni cliniche e contiamo, con l’aiuto dei cittadini che potranno prestare liberamente il consenso per la raccolta dei loro dati, di raggiungere entro 24 mesi il 50% di fascicoli sanitari attivati, per circa 2 milioni e mezzo di residenti in Sicilia”.