Sicilia, Miccichè presidente Ars: commenti, reazioni e critiche

“Sono dispiaciuto e amareggiato per la spaccatura del Pd in aula. I 4 deputati del Pd che hanno tradito la decisione unanime assunta dal gruppo di votare Nello Dipasquale devono vergognarsi e chiedere scusa ai cittadini che li hanno eletti”.

Lo dice il deputato regionale Giuseppe Lupo, esponente di punta di AreaDem. “Credo che adesso bisogna ripartire rilanciando le ragioni dell’unità all’interno del partito e in particolare nei circoli sul territorio definendo una linea politica chiara che deve guidare l’azione del gruppo parlamentare all’Ars – sostiene Lupo – credo sia giunto il momento di ridare nel Pd la parola agli iscritti e agli elettori per fare chiarezza e superare ogni divisione e ambiguità”.

“Con l’elezione alla Presidenza di Gianfranco Miccichè il Parlamento regionale è ora pronto ad affrontare la sfida più importante: sostenere l’azione di rilancio della Sicilia alla quale è chiamato il governo di centrodestra guidato da Nello Musumeci”.

Lo dice il senatore di Forza Italia, Vincenzo Gibiino, che aggiunge: “L’esperienza del presidente Miccichè sarà un valore aggiunto fondamentale per consentire all’Assemblea di lavorare in modo virtuoso. A Gianfranco il mio personale augurio di buon lavoro”.

“Berlusconi ordina, il Pd esegue. Il voto di oggi dimostra palesemente che l’inciucio di parte del Pd con la maggioranza è stato fatto. Il Renzusconi inizia da qui”.

Lo dice il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle all’Assemblea regionale siciliana, dopo l’elezione di Gianfranco Miccichè alla presidenza dell’Ars.

“Il patto dell’arancina – dicono i deputati M5S – si allarga al Pd. Noi abbiamo provato a dare un nome di garanzia istituzionale, ma i partiti hanno preferito continuare a coltivare i propri orticelli, puntando, evidentemente a qualcosa in contropartita”. “Se il buongiorno è questo, i siciliani hanno veramente pochissimo da aspettarsi da questa legislatura – concludono i pentastellati. Non vorremmo arrivare a rimpiangere il disastroso governo Crocetta, ma, purtroppo, i presupposti ci sono veramente tutti”.

“Noi dei Cento Passi siamo stati accusati in campagna elettorale di un’aristocratica solitudine, poi in aula al primo voto per la presidenza dell’Ars il centro sinistra dimostra una sua fragilita’ profonda: meà dei voti (quattro del Pd e due di Sf, ndr) sono andati al candidato del centro destra”.

Lo dice il deputato regionale dei Cento Passi Claudio Fava, commentando il voto di Pd e Sf all’Ars per la presidenza dell’Ars, a chiusura dell’assemblea regionale di Cento Passi per la Sicilia, la formazione politica con la quale si è candidato alla presidente della Regione siciliana. “Ho votato me stesso per la presidenza dell’Ars, non per esibizione – spiega – ma perchè era l’unico modo per sottrarmi al clima di questa elezione”.

“La nostra maggioranza ha dimostrato coesione. La coalizione non solo appare unita, ma lo e’ di fatto. Miccichè era il nostro candidato alla presidenza dell’Assemblea regionale siciliana. Dal nostro gruppo non e’ venuto meno l’impegno preso. Desidero ringraziare il Movimento Cinquestelle che gia’ stamattina, ancor prima delle votazioni, aveva ufficializzato di indicare il mio nome sulla scheda per l’elezione del presidente. Ritengo, i 20 voti che il movimento 5 stelle ha fatto convergere su di me, un attestato di stima e fiducia personale e al contempo un segnale affinchè in questa legislatura si possa lavorare insieme nell’interesse dei siciliani”.

Lo afferma Margherita La Rocca Ruvolo, capogruppo dell’Udc all’Assemblea regionale siciliana.