Politica

Sicilia, “Solo un comune su quattro rende pubblici pagamenti alle aziende”: Ribera virtuosa, Lampedusa poco trasparente

Solo un Comune siciliano su quattro rende pubblici i pagamenti alle aziende, con una risposta tanto piu’ bassa quanto piu’ gli Enti locali devono fornire dati dettagliati, precisi e aggiornati sulle fatture delle imprese fornitrici. E’ la fotografia scattata da Sicindustria, Confartigianato, Ance e Cna Sicilia in uno studio condotto sui 390 Comuni dell’Isola dal titolo “Trasparenza, questa conosciuta”, presentato nella sede degli industriali, a Palermo.

Visionando i siti istituzionali, alla sezione “amministrazione trasparente”, per verificare la presenza o meno dei dati, la conclusione generale e’ che “le informazioni sono confuse, parziali, con dati non aggiornati. A volte anche pagine in allestimento”. Secondo l’analisi, solo il 48% dei Comuni siciliani ha aggiornato nel 2017 l’indicatore di tempestivita’ dei pagamenti e solo il 24% ha pubblicato sul proprio sito i dati analitici dei pagamenti stessi.

La presenza e l’aggiornamento delle informazioni e’ maggiore nei Comuni con piu’ di 10.000 abitanti. Entrando nel dettaglio, provincia per provincia, sono emersi come piu’ virtuosi Bagheria (Palermo), Ribera (Agrigento), Calascibetta (Enna), Vittoria (Ragusa), Noto (Siracusa), Pantelleria ed Erice (Trapani).

Tra i peggiori dal punto di vista della pubblicazione dei pagamenti, e quindi della trasparenza, le citta’ metropolitane di Palermo e Messina, con loro Lampedusa (Agrigento), Agira (Enna), Mussomeli e Gela (Caltanissetta), Palagonia e Mirabella Imbaccari (Catania), Castelvetrano (Trapani), Avola e Solarino (Siracusa).