La Corte di Cassazione, rigettando il ricorso presentato dalla difesa dei proprietari di un terreno in contrada Ciuccafa, a Porto Empedocle, trasformato in discarica abusiva e centro raccolta di carcasse e rottami d’auto, ha confermato il sequestro dello stesso appezzamento di terreno, circa 1.000 mentri quadrati. I sigilli erano stati apposti per violazione delle norme ambientali. Il terreno è di proprietà di 3 uomini e due donne tutte imparentate fra loro e tutte di Porto Empedocle. Sul posto furono rinveuti rifiuti speciali, alcuni dei quali tossici. Il sequestro è stato effettuato dagli agenti del Commissariato Frontiera di Porto Empedocle dopo un’indagine.