“Empedoclino morto per emorragia”, difesa medici chiede estromissione famiglia dal processo

“Hanno già ottenuto 800 mila euro di risarcimento per questo non hanno diritto a rimanere nel processo penale quale parte civile”. E’ questa la motivazione alla base di una eccezione preliminare avanzata dall’avvocato Angelo Farruggia con cui chiede l’estromissione dal processo penale dei familiari di Michele Di Stefano, deceduto nell’estate 2016 a 69 anni dopo un incidente stradale.

Si è tornati in aula ieri mattina, davanti il gup del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto, nell’ambito del procedimento a carico di quattro medici accusati di omicidio colposo. La Procura di Agrigento aveva chiesto l’archiviazione per dieci medici accusati di omicidio colposo. La richiesta è stata accolta soltanto per sei di loro (medici del pronto soccorso e del reparto di terapia intensiva) mentre per altri quattro era stata disposta l’imputazione coatta: si tratta di Giuseppe Tulumello, 45 anni; Giovanna Callea, 42 anni; Santo Rapisarda, 52 anni e Salvatore Pinella, 53 anni. 

Ad opporsi alla richiesta di archiviazione la famiglia di Di Stefano. Il giudice Provenzano, disponendo imputazione coatta, sottolineava che l’emorragia in corso si sarebbe potuta contrastare operando entro le 24 ore. Si torna in aula il 24 marzo.