Porto Empedocle

Sparatoria a Porto Empedocle, rito abbreviato per James Burgio che ricorre alla Cassazione

James Burgio, 26enne empedoclino accusato di essere colui il quale sparò la scorsa estate nei confronti del pescatore Angelo Marino (colpito alle gambe), sceglie il rito abbreviato.

Si delinea, dunque, la strategia difensiva del giovane empedoclino assistito dagli avvocati Salvatore Pennica e Alfonso Neri. Due le condizioni dettate: la produzione di alcuni video e documementi e di una consulenza medica.

La strategia difensiva arriva dopo la decisione del gip Francesco Provenzano che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Elenia Manno e disposto il giudizio immediato per il giovane. La decisione del gup è arrivata dopo quella del Tribunale del Riesame che ha accolto le istanze della Procura, nello specifico del pm Elena Manno, che si era rivolto al Tribunale contro la decisione del gip Stefano Zammuto che aveva escluso le due ipotesi di reato più gravi, cioè il tentato omcidio, derubricato, di fatto, il reato in lesioni aggravate. Ebbene, secondo il Riesame James Burgio avrebbe sparato per uccidere e non per ferire il pescatore e l’armatore, Riccardo Volpe, con cui aveva avuto in litigio sopra il peschereccio.

La Procura aveva depositato una nuova documentazione, tra cui i verbali degli interrogatori di un chirurgo e di un ortopedico. In pratica i medici che operarono la vittima della sparatoria. In sostanza i medici hanno detto che i colpi avrebbero potuto uccidere Marino.

Tale decisione è stata impugnata dai difensori del Burgio, difensori che si rivolgeranno alla Corte di Cassazione. Sempre nei prossimi giorni sarà fissata l’udienza del Gup.

James Burgio si trova attualmente recluso nel carcere di contrada Petrusa.