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Agrigento, inchiesta “Alta tensione”, l’Enel si costituisce parte civile: in 20 rischiano processo

Udienza preliminare davanti al Gup del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, relativa all’inchiesta denominata “Alta Tensione”.

Dopo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, ossia l’anticamera della richiesta di rinvio a giudizio per due verificatori Enel, Giovanni Trupiano, 60 anni di Agrigento, e Domenico La Porta, 63 anni di Naro, accusati di aver intascato tangenti in cambio di controlli inesistenti per favorire il furto di energia elettrica, si prospetta anche la costituzione di parte civile dell’Enel nel dibattimento processuale che probabilmente scaturirà dall’inchiesta.

La società elettrica ha già formulato tale richiesta, anche se vi è l’opposizione da parte della difesa degli indagati.

Andranno quasi certamente a processo anche i beneficiari, commercianti, esercenti e professionisti ,delle condotte illecite dei verificatori ossia Gioachino Cuscio, 40 anni di Canicattì (titolare Bar del Sole); Giuseppe Modica, 45 anni di Agrigento; Simone Modica, 40 anni di Agrigento entrambi amministratori della Alessi, titolari della Trattoria dei templi; Giuseppe Contino, 50 anni di Agrigento, gestore del locale “Robe di kappa” ad Agrigento; Maria Santa Rallo, 50 anni, di Canicattì titolare ditta Corallo srl, e residente ad Agrigento; Salvatore Domenico Siracusa, 50 anni di Canicattì; Tommaso Cortelli, 49 anni di Agrigento; Massimo Cortelll, 39 anni, di Agrigento; Vincenzo Cortelli, 44 anni di Porto Empedocle, titolari della pescheria Primavera srl; Alfonso Catania, 52 anni veterinario di Agrigento; Calogero Schembri, 44 anni, titolare di un caseificio a Montallegro; Anna Maria Farruggio, 52 anni di Naro; Pietro Failla, 44 anni di Canicattì; Diego Favata, 45 anni di Canicattì; Angelo Gioacchino Sanfilippo, 39 anni di Canicattì; Giuseppe Antonio La Mendola, 44 anni e Vincenzo Palumbo, 44 anni, entrambi di Grotte.