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Agrigento, inchiesta Tetris: “appalto truccato ma reato prescritto”, si “salvano” i tre imputati

L’appalto di assistenza sociale sarebbe stato illegittimo e fu assegnato per favorire l’amica di un dirigente del Comune di Agrigento, ma il reato è prescritto. A questa conclusione sono giunti i giudici della Corte di Appello di Palermo che si sono occupati dell’inchiesta denominata Tetris.

L’inchiesta “Tetris  che vide, in primo grado condannati a un anno di reclusione, con pena sospesa, per abuso d’ufficio, Giovani Calogero Lattuca, 50 anni, ex dirigente del settore servizi socio assistenziali, Anna Maria Principato, 60 anni responsabile di area dello stesso settore e Maria Rita Borsellino 42 anni legale rappresentante della società Tetris, naque  nel 2009 in seguito ad alcune denunce effettuate dall’ex consigliere comunale di Agrigento, Giuseppe De Francisci.

In particolare, si faceva riferimento ad un giro di presunti illeciti nell’aggiudicazione degli appalti per i servizi sociali da parte del Comune. In totale le persone indagate furono 11, con 8 assoluzioni.