“Non ha violato gli obblighi di Pubblica sicurezza”. Con questa motivazione i legali dell’ex parlamentare regionale Vincenzo Lo Giudice, più volte sindaco di Canicattì, paese di cui è originario, si erano rivolti alla Corte di Cassazione per chiedere l’annullamento di una condanna a 8 mesi inflitta all’ex uomo politico, scarcerato nel luglio del 2013, dopo aver scontato una pesante condanna per associazione mafiosa.
La condanna a Lo Giudice era stata inflitta perchè lo stesso si sarebbe trovato nell’aula consiliare di Canicattì, per una seduta straordinaria del consiglio comunale, quando era sottoposto ad una serie di misure di prevenzione, tra cui vi sarebbe stata quella del divieto di partecipazione a manifestazioni pubbliche.
Ora la sentenza definitiva. La Suprema Corte, rigettando il ricorso della difesa, ha reso definitiva la sentenza a 8 mesi di reclusione per violazione della sorveglianza speciale.