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Favara, Gessica non si trova, le indagini continuano e seguono nuove piste

A due mesi e mesi dalla scomparsa di Gessica Lattuca, la giovane mamma di cui non si hanno più notizie dal 12 agosto scorso, continuano le indagini degli invstigatori per dare una soluzione a quello che si presente, ad oggi, come un vero e proprio rompicato.

L’ultimo episodio, clamoroso per certi versi, si è registrato giovedì scorso quando sui muri di contrada Crocca a Favara sono comparse scritte inquietanti riguardanti la scomparsa della giovane Gessica Lattuca, madre di quattro figli, sparita nel nulla dal 12 agosto scorso.
Le scritte, inequivocabili, di cui www.grandangoloagrigento.it ha dato in anteprima notizia, hanno provocato l’immediato intervento dei carabinieri e l’attenzione della Procura della Repubblica di Agrigento (procuratore aggiunto Salvatore Vella e sostituto Paola Vetro) che sulla vicenda indaga con la massima cautela.
E mentre i Ris ci consegnano i primi risultati degli esami biologici che tendono a scagionare Filippo Russotto  si sta cercando di risalire alla mano che ha vergato con spray di colore rosso quelle inquietanti scritte nel tentativo di capire, con assoluta premura, la portata, il valore ed il significato.
Inevitabilmente, la vicenda ha suscitato profondo scalpore.
Commenti, valutazioni, spiegazioni più o meno condivisibili si sono sprecate sia sul web che sulle principali reti televisive nazionali che sul caso della scomparsa di Gessica Lattuca hanno fatto un cavallo di battaglia.
Scalpore ingigantito anche dalle dichiarazioni della madre della giovane mamma scomparsa che ha rilanciato quelle scritte, assolvendo in diretta tv il destinatario delle scritte stesse e aprendo un nuovo file investigativo, sinora mai esplicitamente indicato, che porta a Nino Ferraro, giovane favarese indicato dai carabinieri come il factotum di Gaspare Volpe ed entrambi, sempre secondo i carabinieri, al centro di una vicenda legata ad un giro di prostituzione.
Giornali e tv si sono immediatamente lanciati a fornire interpretazioni e valutazioni.
Gli interrogativi sono tanti – è stato scritto – è una forma di collaborazione anonima? E’ un tentativo di depistaggio delle indagini? O è il modo per fare del male a qualcuno?
E tutti ad interrogarsi, inoltre, se fosse giusto o meno mostrare il nome dell’uomo impresso sui murales.
Tutte ipotesi plausibili e rispettabili.
A nostro avviso quanto finora esposto va coniugato anche con l’attuale situazione che vive Favara.
Da due mesi e mezzo, da quando Gessica è scomparsa, la città è presa d’assalto da giornali e giornalisti e i massimi network nazionali quotidianamente effettuano collegamenti, ad ogni ora del giorno, notte compresa, da Favara.
Una super esposizione per la città dell’agnello pasquale che, superata la prima fase, quasi gradita, di finire su giornali e tv, adesso segna il passo e vuol tornare alla normalità senza sentirsi addosso l’occhio delle telecamere.
Soprattutto, senza sentirsi addosso l’attenzione delle forze dell’ordine che – va detto – con i carabinieri del col. Giovanni Pellegrino – stanno radiografando l’intero territorio comunale generando, inevitabilmente ed in silenzio, una pressione senza precedenti e mai vista nemmeno negli anni di piombo della guerra tra mafia e stidda o, più recentemente, o per la faida sull’asse Belgio – Favara.
E se le persone per bene il fastidio lo eliminano con il buon senso che deriva dall’essere persone per bene, sacche di malavitosi vivono diversamente e malamente l’attuale condizione che le costringe a frenare se non interrompere pratiche illecite, una su tutte: lo spaccio, e dunque, stroncare sul nascere fonti cospicue ed illecite di guadagno. Per non parlare del resto del vissuto criminale favarese venuto recentemente alla ribalta della cronaca.
Una situazione anomala che porta ad auspicare a tutti, buoni e cattivi, che termini al più presto il caso Gessica, che si arrivi presto alla soluzione dell’intricata vicenda, magari nel modo meno triste e crudele (il meno gettonato) e che tutto torni alla normalità.
Non è folle pensare che da questo momento potrebbe arrivare agli investigatori un “aiutino” insperato.
Con buona pace per tutti, tranne che per Gessica e i suoi figli.