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Licata, la morte di Angelo Truisi, la famiglia: “Si faccia luce sull’omicidio”

La famiglia di Angelo Truisi, il ventenne di Licata assassinato nel gennaio del 2015, chiede che sia fatta luce sull’omicidio del giovane.

A parlare è Angela Scrudato, zia del ragazzo.

“Nel prossimo mese di gennaio  saranno trascorsi quattro anni dall’omicidio di mio nipote. Sappiamo che le forze dell’ordine e la magistratura da allora indagano senza sosta per dare un volto a chi ha assassinato Angelo, però la verità sulla tragica morte di mio nipote non è ancora venuta a galla. Vorremmo che si facesse luce su quell’efferato delitto, nessuno di noi cerca vendette, ma solo la verità”. A parlare è Angela Srudato, la zia di Angelo Truisi il ventenne di Licata assassinato nel gennaio del 2015.

La donna, a nome della famiglia, chiede venga fatta luce su quella morte e su chi l’abbia causata.

“Rivolgiamo un appello a tutti – dice la donna – vorremmo che, finalmente, si venisse a sapere cosa è accaduto nel gennaio di quattro anni fa. Perché mio nipote Angelo è stato ucciso e chi è stato”.

Il cadavere di Angelo Truisi fu ritrovato, a 19 giorni dalla denuncia di scomparsa dei familiari. Il corpo senza vita fu rinvenuto in una villetta di contrada Nicolizia, a Licata, una villetta abbandonata a pochi metri dal mare.

Il giovane fu ucciso, secondo quanto stabilità dall’autopsia, con un colpo di fucile.