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Mafia, blitz contro famiglie agrigentine: incontri in campagna per pianificare affari

L’operazione “Icaro” delle Squadre mobili di Palermo eAgrigento, che ha portato all’arresto di tredici persone, secondo gli investigatori ha confermato come non si sia mai interrotto lo storico asse tra le cosche di Cosa nostra palermitane e agrigentine. A provarlo anche i documentati summit nelle campagne agrigentine tra ruderi e appezzamenti di terreno, convocati per definire strategie e affari. Le indagini della Polizia di Stato, coordinate dalla Dda palermitana, hanno investito il capoluogo agrigentino e la zona occidentale di Agrigento, permettendo di ricostruire gli assetti in quel territorio e di stringere il cerchio attorno al capomafia diAgrigento Antonino Iacono, agrigentino di 61 anni, e del boss della cosca di Porto Empedocle, Francesco Messina, empedoclino di 58 anni