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Mafia, Processo “Opuntia”, schermaglie in aula, in 8 verso il rito abbreviato

Si è tenuta, ieri, presso il tribunale di Palermo, l’udienza preliminare relativa all’inchiesta antimafia denominata “Opuntia”, che ha portato all’arresto, in due blitz, uno nel 2016, l’altro nel 2018, di diverse persone che, secondo gli investigatori, farebbero parte delle consorterie mafiose della Valle del Belice.

La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, dopo l’inchiesta sul campo, condotta dalla Compagnia dei Carabinieri di Sciacca, ha chiesto il rinvio a giudizio di 8 persone coinvolte.

In aula, lai difesa (avv. Calogero Lanzarone)  di uno degli accusati, Vito Riggio, ha eccepito circa l’ incompativbilità del giudice Ermelinda Marfia che aveva rigettato un’istanza di scarcerazione dello stesso indagato. Eccezione che è stata rigettata. Lo stesso giudice si è riservato di decidere in merito all’utilizzabilità in aula delle intercettazioni telefoniche. La decisione nei prossimi giorni.

L’accusa, nello specifico chiede il processo per Tommaso Gulotta, 53 anni, Giuseppe e Cosimo Alesi, rispettivamente di 48 e 53 anni, Matteo Mistretta, 32 anni, Vito Riggio, 48 anni, Pellegrino Scirica, 63 anni, Domenico Friscia, 55 anni, Vito Bucceri, 46 anni, divenuto nel frattempo collaboratore di giustizia.

Gli indagati sono tutti di Menfi, tranne Friscia che è originario di Sciacca.

Nel frattempo uno degli arrestati, Vito Bucceri, ha deciso di diventare collaboratore di giustizia. Si prevede, in caso di rinvio a giudizio, che diversi degli indagati possano chiedere il rito abbreviato.

La prossima udienza è stata fissata per il 20 dicembre. Alcuni degli avvocati difensori degli imputati hanno già annunciato di voler chiedere il rito abbreviato.