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Omicidio Anello, sequestro di beni per il canicattinese Gaetano Marturana

La Corte di Assise aveva disposto il sequestro conservativo, la Corte d’Appello di Catania ha confermato tale disposizione nei confronti dei beni di Gaetano Marturana, 52 anni, di Canicattì, condannato all’ergastolo in quanto ritenuto responsabile dell’omicidio, avvenuto nel 2005, di Angelo Anello.

Il sequestro riguarda conti correnti e beni immobili, tra cui appartamenti e terreni.

La decisione della Corte di Appello arriva dopo la richiesta della parte civile nel processo, parte civile nella persona di Provvidena Anello, rappresentata dall’avvocato Rosario Didato, e dalla Procura.

Già nei primi gradi di giudizio è stato riconosciuto un risarcimento alle parti civili.

L’omicidio è avvenuto  in contrada Grottarossa, in territorio di Serradifalco, secondo quanto ricostruito,  pare, che Anello chiedeva a Marturana il saldo del debito per la cessione di un terreno con vigneto.

Marturana è stato condannato con sentenza definitiva nell’aprile del 2017l dalla Corte di Cassazione. L’uomo si è sempre dichiarato innocente.