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Operazione “Drug away”: droga a domicilio per ballerini e avvocati: 11 arresti (foto)

Undici persone sono state arrestate a Palermo nel corso di un’operazione della Polizia di Stato, denominata “Drug away”, con la quale e’ stata disarticolare un’associazione criminale che spacciava droga anche a domicilio nel mercato storico di Ballaro’.

L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile, ha permesso di ricostruire centinaia di episodi di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, su ordinazione da parte di una clientela ormai fidelizzata, attraverso utenze cellulari ad hoc. Lo spaccio era gestito da undici persone, anche imparentate tra loro, che avevano ruoli interscambiabili e una cassa comune per sostentare le loro famiglie.

L’analitico calcolo della sostanza stupefacente smerciata, sulla base del numero medio di consegne giornaliere, raddoppiato nei week-end, raggiungeva una vendita complessiva di 1,260 kg di al mese, articolato, secondo le richieste dei consumatori, in cocaina, hashish e marijuana.

Le ordinazioni dei clienti arrivavano anche con un sms. ‘Per me il solito’ scrivevano i clienti più fidelizzati. Un centinaio di contatti al giorno che raddoppiavano nei week end con i telefonini usati come veri e propri call center in funzione h24.

E per gli acquirenti d’élite e quelli più affezionati che non gradivano farsi ‘vedere’ nel popoloso quartiere di Ballarò c’erano anche le consegne a domicilio.

Le indagini della Squadra mobile, scattate nell’aprile del 2017, hanno fatto luce su una fiorente e lucrosa attività di spaccio.

I componenti dell’organizzazione, secondo quanto accertato dagli investigatori, spacciavano ingenti quantità di droga, in particolare cocaina, marijuana e hashish, nel quartiere cittadino di Ballarò.

Una organizzazione stabile, fanno sapere dalla Squadra mobile, “resa più salda da vicoli familiari e coniugali, fondata sull’interscambiabilità delle risorse umane e dei ruoli esecutivi, su luoghi comuni di detenzione, sull’utilizzo comune di più utenze telefoniche e mezzi di trasporto, sulla gestione condivisa di una ‘cassa’ comune per provvedere al sostentamento esclusivo di tutti i gruppi familiari appartenenti all’associazione nonchè sulla condivisione e sullo scambio dei canali di rifornimento delle sostanze stupefacenti e dei clienti assuntori”.

L’attività di spaccio sarebbe stata destinata ad una stabile, selezionata e fidelizzata “clientela”, composta da numerosissimi consumatori residenti nel tessuto urbano ed extra urbano, ai quali la droga veniva consegnata presso il proprio domicilio dopo che questi avevano contattato i pusher tramite utenze telefoniche dedicate ad hoc.

In occasioni residuali i consumatori acquistavano invece la droga recandosi ad appuntamenti convenuti nel quartiere “Ballarò”, soprattutto quando i fornitori di riferimento si trovavano in regime di arresti domiciliari e pertanto impossibilitati a consegnare la sostanza personalmente.

Nel corso dell’indagine sono stati effettuati numerosi sequestri di droga, in alcuni casi con arresti in flagranza di reato. In meno di due mesi, dal 25 maggio al 10 luglio 2017, i poliziotti hanno monitorato, se si tiene conto di un solo telefonino sotto controllo, ben 2288 chiamate provenienti da 200 utenze di cui almeno una settantina in uso a soggetti che facevano richiesta di consegna di stupefacente anche più volte al giorno.

L’analitico calcolo della sostanza stupefacente smerciata, sulla base del numero medio di consegne giornaliere, calcolato al minimo assoluto, raddoppiato nei week-end, avrebbe raggiunto un complessivo totale di vendita di 1,260 chili al mese, tra cocaina, hashish e marjuana.

C’era anche chi si indebitava per l’acquisto della droga e l’associazione era disposta anche a fare credito. Sconti e pagamenti a rate per i clienti più affezionati.

E’ uno dei retroscena dell’operazione antidroga ‘Drug Away’, che ha portato in carcere 11 persone, tra cui cinque donne, di cui tre incensurate. “La clientela era la più varia – ha spiegato il capo della Squadra mobile, Rodolfo Ruperti – dal professionista allo studente, dal commerciante all’impiegato”. E per indicare la droga il linguaggio spesso era in codice. “Per me mezza birra” diceva un cliente, “Mi serve una coca” spiegava un altro. Oltre cento contatti al giorno che nel fine settimana raddoppiavano. “Abbiamo registrato – conclude Ruperti – cessioni che andavano da 500 grammi di hashish a un grammo e mezzo di cocaina”.

“E’ stata un’attività molto veloce – ha detto il capo della Squadra mobile, Rodolfo Ruperti, durante una conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli dell’operazione -, resa possibile grazie alla conoscenza del territorio che hanno le nostre pattuglie che presidiano costantemente la città di Palermo. Quella che abbiamo colpito è un’associazione a delinquere. Si tratta di due nuclei familiari interscambiabili. Un’associazione paritaria dove non ci sono ruoli preminenti”.

Alessandro Filippone
Eduardo Premuda
Gessica Premuda
Vito Valenti
Operazione Drug away, gli arrestati

Gli arrestati sono: Eduardo Premuda, 46 anni; Natalina Valenti, 42 anni; Stefano Premuda, 23 anni; Alessandro Filippone, 28 anni; Jessica Premuda, 28 anni; Maria Assunta Perricone, 51 anni; Vito Valenti, 44 anni; Vincenzo Valenti, 32 anni; Cristian Valenti, 21 anni; Ornella Leto, 29 anni, e Giuseppe La Cara, 64 anni.

Blitz "Drug away",arrestato
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Blitz "Drug away",arrestata
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