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Palermo, si è insediato il questore Renato Cortese: “Mafia cambiata, cittadini collaborino”

“Vi trasmetto la mia gioia nel tornare a Palermo. Per chi e’ cresciuto in questi uffici, in queste strade, dopo l’esperienza professionale degli anni delle stragi, e’ un’emozione difficile da tradurre a parole. Considero Palermo casa mia e sono felice di potere, con la struttura di professionisti straordinari che ho intorno, di contribuire ad aumentare la percezione della sicurezza ai cittadini”. Lo ha detto il nuovo questore di Palermo, Renato Cortese, incontrando la stampa nel giorno del suo insediamento.


Renato Cortese
Renato Cortese
Renato Cortese

Cortese, che arresto’ Bernardo Provenzano nel 2006, ha preso il posto di Guido Longo, diventato prefetto di Vibo Valentia. “Il mio primo pensiero quando mi hanno detto che sarei venuto qua e’ stato di grande emozione – ha aggiunto Cortese -. Non sono favorevole ai ritorni, ma Palermo ha un ruolo particolare nel mio percorso professionale e ha sfide quotidiane. Da giovane funzionario uno ha dei sogni, tornare da questore a Palermo mi ha riempito di grande orgoglio e non finiro’ mai di ringraziare il capo della Polizia per l’opportunita’ che mi ha dato”

Cortese ha posto come priorita’ “l’impegno contro la criminalita’ organizzata”, ma “ci sono altre problematiche che vanno affrontate”. Certo, “Palermo e’ cambiata da quando l’ho lasciata” ed e’ cambiata anche la mafia che, “grazie al contrasto degli ultimi anni, non e’ piu’ quella degli anni passati, quando aveva anche l’ambizione di colpire il cuore dello Stato. Ha forse dimenticato l’aspetto eversivo ma e’ comunque insidiosa, sappiamo quali potenzialita’ si annidano. L’attenzione e’ sempre alta, massima”. Cosa nostra, spiega, “e’ un’organizzazione particolare che vive di messaggi e dinamiche particolari”, ma “non e’ l’unico obiettivo importante” visto che “ci sono i problemi di ordine pubblico, l’immigrazione, il terrorismo, che monitoriamo costantemente, la microcriminalita’, la sicurezza urbana”.

Cortese lancia un appello agli abitanti di Palermo, citta’ nella quale ha gia’ lavorato per 25 anni. I palermitani “devono sentirsi consapevoli di avere un ruolo importante. E’ giusto che il cittadino pretenda sicurezza e sara’ nostro impegno quotidiano garantirla, ma chiediamo anche al cittadino di diventare un po’ piu’ consapevole e di sentirsi anche protagonista di questa sicurezza integrata. Ci piace un cittadino che collabora, che sia piu’ presente, e puo’ farlo in mille modi”. La Polizia “contribuira’ ad aumentare la sicurezza in citta’” perche’ “se prendiamo il superlatitante il cittadino e’ ovviamente contento, ma il cittadino vuole che il suo quartiere sia pulito” da criminalita’ e droga. A Palermo Cortese trova “una squadra di grandi professionisti” con cui “contribuire ad aumentare la percezione della sicurezza, assieme alle altre forze di Polizia, il Comune, la Regione e chiunque abbia a cuore il bene di questa citta’