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Piantagione di cannabis nell’agrigentino, convalidato l’arresto di Marchese Ragona

Giuseppe Marchese RagonaE’ stato convalidato l’arresto di Giuseppe Marchese Ragona, 44 anni, proprietario del fondo agricolo dove, alcuni giorni fa, i carabinieri della Compagnia di Canicattì hanno rinvenuto oltre duecento piante, già in fase avanzata di coltivazione,  insieme ad altra droga rinvenuta in un magazzino di pertinenza del fondo rustico.

L’uomo in passato era stato  coinvolto nell’operazione “Tie break”.

Il blitz è scattato di sera, quando una trentina di militari hanno fatto irruzione in un garage dove hanno sorpreso un imprenditore agricolo 44enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine, mentre era intento a maneggiare un grosso quantitativo di marijuana già essiccata.

In un terreno adiacente, poi, l’incredibile scoperta di una maxi piantagione.

Duecento piante di marijuana, alte ben oltre due metri.

Centinaia di migliaia di euro il potenziale valore al dettaglio dello stupefacente sequestrato. L’uomo, che non è stato in grado di fornire alcun tipo di autorizzazione, è stato condotto agli arresti domiciliari, ieri la convalida dell’arresto per il canicattinese che dovrà rispondere di coltivazione e detenzione illegale di “cannabis indica”.

Per l’uomo è stata mantenuta la custodia cautelare al regime dei domiciliari.

Nei prossimi giorni, verranno svolti i relativi esami di laboratorio per stabilire il livello di principio attivo della sostanza sequestrata.