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Porto Empedocle, fucile e droga in casa, obbligo di firma per Filippazzo

Il gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha disposto per Vincenzo Filippazzo, empedoclino, 23 anni, l’obbligo di firma per tre volte la settiamana, attenuando, in tal modo, la precede misura dell’obbligo di dimora nel comune di residanza

Non è stato ratificato, almeno al momento, il patteggiamento richiesto dalla difesa di Vincenzo Filippazzo, il giovane empedoclino, di 23 anni, arrestato lo scorso 13 aprile dopo che gli agenti del Commissariato di Polizia “Frontiera” lo avevano trovato in possesso di due fucili e di oltre 3 kg e mezzo di sostanze stupefacenti. Fra difesa e accusa è stato trovato un accordo per una pena di tre anni di reclusione.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, infatti, ha di fatto congelato la richiesta presentata dagli avvocati del giovane, Salvatore Pennica e Rosario Fiore, a seguito del recente pronuciamento della Corte di Cassazione in materia di “continuazione”, nonostante il pm abbia dato già il suo via libera.

Filippazzo è finito nei guai dopo che furono trovati un fucile a pompa, e uno a canne mozze, più 32 cartucce e 32 panetti di hashish, all’interno di un magazzino del quartiere Grandi Lavori.