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Processo Icaro, la Dda chiama a testimoniare il neo pentito Peppe Quaranta

La DDA di Palermo chiede di sentire l’ultimo pentito di Cosa Nostra agrigentina, Giuseppe Quaranta, nel processo che si sta celebrando nei confronti di alcuni clan della provincia coinvolti nel blitz “Icaro”

Dopo Maurizio Di Gati, ex primula di Cosa Nostra in provincia di Agrigento,  Giuseppe Sardino e Calogero Rizzuto, fiancheggiatori del boss ergastolano Giuseppe Falsone, il sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, Claudio Camilleri, ha chiesto di poter sentire – nel processo che si sta celebrando nei confronti di numerosi esponenti di Cosa Nostra – l’ultimo collaboratore di giustizia che ha partorito la mafia agrigentina: si tratta di Giuseppe Quaranta, di Favara, arrestato lo scorso 22 gennaio nel blitz Montagna e che ha cominciato da allora a parlare con i magistrati.

A Quaranta, qualora verrà ammessa la sua escussione, verrà mostrato un album fotografico per eventuali riconoscimenti.

Questa mattina – nell’udienza presieduta dal presidente Pietro Maria Falcone – la richiesta della DDA: la riserva verrà sciolta il prossimo 19 marzo. La Procura chiede l’audizione non in video conferenza bensì dal vivo in un’aula bunker non certamente in Sicilia. Il processo – che prende il nome di “Icaro”,dall’omonimo blitz eseguito dalla Polizia di Stato, vede imputati per associazione mafiosa Carmelo Bruno, Vito Campisi, Antonino Grimaldi, Stefano Marrella, Vincenzo Marrella, Pasquale Schembri, l’altro Vincenzo Marrella, Francesco Tortorici, Gaspare Secolonovo e Ciro Tornatore, nel frattempo deceduto.