Categories: MessinaPRIMO PIANO

Sgominata banda rapinatori, tra arrestati impiegato di banca e guardia giurata (vd e ft)

Gli agenti della Polizia di Stato di Messina sotto la direzione del Procuratore della Repubblica del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Emanuele Crescenti, hanno sgominato, eseguendo una misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto Salvatore Pugliese, su richiesta dei Sostituti Procuratori Sarah Caiazzo e Alessandro Liprino, una banda specializzata in rapine, messe a segno negli ultimi mesi nel territorio messinese. Tra gli arrestati anche un impiegato di banca ed una guardia particolare giurata. I poliziotti hanno eseguito diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di esecutori e basisti della tentata rapina ai danni di portavalori, consumata a Milazzo l’1 dicembre 2016, sfociata in un conflitto a fuoco tra malviventi e guardie giurate e della rapina presso un istituto di credito di Barcellona Pozzo di Gotto, il cui bottino è stato di oltre 400 mila euro.
Sei le persone raggiunte dal provvedimento: Vincenzo Nunnari, 60 anni, Salvatore Di Paola, 19 anni; Giovanni Cortese, 43 anni; Rosario Mazza, 62 anni; Antonio Mascarese, 46 anni; Mirko Silvestri, 34 anni, tutti di Messina, ritenuti responsabili a vario titolo ed in concorso tra loro dei reati di tentata rapina aggravata, lesioni personali aggravate, porto illegale di arma e rapina aggravata.

Giovanni Cortese
Mirko Silvestri
Rosario Mazza
Antonio Mascarese
Salvatore Di Paola
Vincenzo Nunnari

L’attività di indagine trae origine dal tentativo di rapina commesso in data 01.12.2016, intorno alle ore 6.30, presso la biglietteria degli aliscafi Liberty Lines di Milazzo, quando tre individui travisati ed armati di pistola aggredivano due guardie giurate che, addette al servizio di trasporto valori alle Isole Eolie, trasportavano ingenti somme di denaro custodite in uno zaino ed in un trolley.
In particolare uno dei malviventi colpiva con il calcio della pistola più volte una delle guardie provocandogli una ferita scomposta alla clavicola ed un trauma cranico con prognosi di 20 giorni.
Al fine di difendere il collega, l’altra guardia instaurava un conflitto a fuoco con i rapinatori che, dopo aver risposto allo stesso modo, desistevano dall’intento criminoso e fuggivano senza riuscire a impossessarsi della refurtiva. Grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza insistenti nella zona si individuava l’autovettura utilizzata dai malfattori, una Mini Cooper oggetto di furto.
Dal monitoraggio dei movimenti del mezzo in questione si deduceva che i rapinatori fossero a conoscenza di tutti gli spostamenti del furgone portavalori sul quale viaggiavano le due guardie giurate prima di parcheggiarlo nei pressi del porto di Milazzo.
Attività tecniche di intercettazione consentivano di individuare nelle Gpg Rosario Mazza e Antonio Mascarese i basisti.
Mascarese dipendente della società Sicurtrasport di Messina tra l’altro la stessa mattina si trovava a bordo di uno dei furgoni della ditta che era partito contemporaneamente a quello sul quale viaggiavano le due guardie successivamente aggredite. Dopo un primo tratto di strada percorso insieme i due mezzi si separavano all’altezza del casello di Milazzo.
Si riusciva altresì, tramite la medesima attività intercettiva ad individuare due dei tre assalitori che si identificavano in Vincenzo Nunnari e Salvatore Di Paola.
L’attività ha permesso di prevenire il compimento di ulteriori rapine fino al 28.03.2017 quando invece veniva consumata rapina presso l’istituto Banca di Credito Peloritano di Barcellona Pozzo di Gotto. In tale circostanza intorno alle ore 11.30 un malvivente travisato da donna ed armato di taglierino, si introduceva all’interno della banca, dopo che il cassiere, Mirko Silvestri apriva la porta di sicurezza nonostante indossasse una parrucca, segno visibile di camuffamento.
Una volta all’interno armato di taglierino simulava, dinnanzi agli altri dipendenti, di minacciare il medesimo cassiere che sbloccava il sistema di sicurezza dell’ingresso permettendo anche al secondo complice travisato con un casco di accedere all’interno dell’istituto bancario e prelevare la somma di 420.000 euro posti fuori dalla cassaforte, perché in attesa di essere prelevati dal portavalori della ditta sopra indicata.
Dalle intercettazioni di precedenti conversazioni tra Mazza e Mascarese emergevano due elementi importanti: il loro coinvolgimento anche in tale fatto delittuoso poiché concordavano la ripartizione del bottino e menzionavano esplicitamente l’istituto di credito in questione; la sostituzione di Nunnari, nel frattempo arrestato insieme al Di Paola dalla Squadra mobile per altri reati contro il patrimonio commessi in Messina, con un nuovo referente del gruppo criminale, individuato in Giovanni Cortese. Le responsabilità contestate per questo secondo evento criminoso sono quelle di ideatori per Giovanni Cortese, Vincenzo Nunnari e Salvatore Di Paola, di basisti anche in questa occasione per Mascarese e Mazza e quelle di correo avendo consentito l’ingresso nell’istituto bancario per il cassiere Silvestri.

L’attività della Squadra mobile esperita nelle prime fasi con i Commissariati di Pubblica sicurezza di Milazzo e di Barcellona Pozzo di Gotto ha consentito così di sgominare una pericolosa banda dedita a rapine di rilievo sul territorio tirrenico.

Loading…