Sciacca

Sciacca, tentò di uccidere la moglie, la difesa di Amato chiede pena alternativa al carcere

Era stato condannato lo scorso anno, con sentenza definitiva della Corte di Cassazione, a 6 anni di reclusione, per tentato omicidio contro la moglie, aveva perso il lavoro con il Comune di Sciacca che, come riporta il Giornale di Sicilia, non ha dato la propria disponibilità al mantenimento in servizio.

Intanto la difesa dell’uomo si è rivolta al Tribunale di Sorveglianza per chiedere l’applicazione di una misura diversa rispetto alla detenzione in carcere.

L’uomo, lavoratore socialmente utile, secondo l’accusa, nel dicembre del 2014  ha colpito, ripetutamente, la moglie con un taglierino e poi è andato a rifugiarsi al cimitero dove lavorava, moglie che durante il processo si è costituita parte civile. A seguito dei processi e delle condanne subite il saccense è stato anche licenziato dal Comune.