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Notte di Capodanno nel carcere di Agrigento per la mamma assassina che uccise due figlie

Ha trascorso la notte di di Capodanno rinchiusa nel carcere di contrada Petrusa, ad Agrigento, Giusy Savatta, 41 anni, la mamma di Gela che ha ucciso, strangolandole, le proprie due figliolette, Gaia e Maria Sofia, rispettivamente 7 e 9 anni, per poi tentare il suicidio ingerendo candeggina e con il flessibile di una doccia stretto al collo. Il trasferimento della donna nel padiglione femminile della struttura carceraria agrigentina è stato disposto dal Gip del tribunale Lirio Conti, dopo averne convalidato l’arresto e dopo l’esecuzione di una serie di accertamenti psichiatrici sulla donna. Le bambine sarebbero morte per strangolamento. E’ stato escluso che la donna abbia utilizzato la candeggina come invece si era creduto in un primo momento. “I genitori di Maria Sofia e Gaia – ha aggiunto il procuratore nel corso di una conferenza stampa – da mesi avevano concordato di separarsi”. Dalla ricostruzione dei magistrati e dei carabinieri “Giuseppe Savatta e’ stata bloccata dal marito, Vincenzo Trainito, mentre cercava di uccidersi. Era armata di coltello, era all’interno della vasca da bagno e puzzava di candeggina”.