Agrigento

Agosto di sangue sulle strade agrigentine: il bilancio è pesantissimo

Il mese che sta per passare porta con sé una interminabile scia di sangue che, fin dai primi giorni di agosto, ha solcato le strade della provincia di Agrigento mietendo tante, troppe vittime. Il bilancio è davvero pesante e parla chiarissimo: 6 vittime negli ultimi 20 giorni sull’asfalto dell’agrigentino. Rabbia e dolore hanno attraversato, senza pietà, le coscienze dei parenti, delle famiglie e dei conoscenti delle vittima, ma non soltanto. L’intera comunità si è stretta intorno ai propri “figli”, giorno dopo giorno, tragedia dopo tragedia. 

Il terribile incidente in cui è morto il palmese Leonardo Salvatore D’Alessandro

29 LUGLIO. Una scia di sangue che, facendo riferimento all’ultimo pesantissimo mese, ha inizio proprio all’ultimissimo respiro di Luglio quando, precisamente il 29 luglio, perde la vita il palmese Leonardo Salvatore D’Alessandro, 25 anni. Il ragazzo era a bordo della sua Kawasaki 600 nei pressi del bivio di Naro quando, secondo le ricostruzioni, un’automobile guidata da uno studente universitario di Favara lo avrebbe speronato. La dinamica dell’incidente sembra indicare come il giovane, dopo aver travolto recinzione e paletti, sia finito in un appezzamento di terreno ed è deceduto sul colpo. Sul posto sono giunti i soccorsi ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Andrea Maggioni, ha portato ad indagare per omicidio stradale il giovane alla guida dell’auto coinvolta nell’incidente mortale: G. A., queste le sue iniziali, sarebbe in un primo momento scappato dal luogo del sinistro salvo poi presentarsi spontaneamente alla caserma dei carabinieri di Favara, accompagnato dal legale Giuseppe Barba: il pm Maggioni non ha ravvisato gli estremi per misura cautelare ma il ragazzo è stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di omicidio stradale.

Incidente stradale Fontanelle, la vittima: Taoufik Lahamar

2 AGOSTO.  Una chiamata dall’ospedale S. Giovanni di Dio sveglia un medico di Agrigento per un’emergenza: sono le 4.30 del mattino e il dottore si precipita di corsa in direzione del nosocomio per compiere il suo dovere. Durante il tragitto, però, qualcosa va storto: il medico, a bordo della sua Alfa Romeo, non si accorge che, proprio all’ingresso del quartiere di Fontanelle, stava camminando a piedi – in senso inverso – un tunisino di 45 anni, Taoufik Lahamar: l’impatto è stato violento e non ha lasciato scampo al pedone che è stato investito ed è deceduto subito dopo l’arrivo dei primi soccorsi. Anche in questo caso il medico è indagato per il reato di omicidio stradale.

L’incidente di stanotte lungo la strada degli scrittori e la vittima, Michelangelo Fanara

12 AGOSTO. Strada Statale 640, inizio della cosiddetta “Strada degli scrittori”. Un raddoppio stradale appena effettuato ed inaugurato in pompa magna alla presenza del ministro delle infrastrutture Delrio e di quello degli Esteri, Alfano. E’ questo il luogo in cui perde la vita Michelangelo Fanara, 84 anni, originario di Aragona ma da moltissimi anni residente ad Agrigento. A bordo della sua Panda nuova di zecca, forse in maniera del tutto autonoma, perde il controllo e si schianta contro il muretto che delimita l’enorme rotatoria che segna l’inizio della Strada degli scrittori: per l’anziano non c’è stato nulla da fare e la morte è avvenuta sul colpo.

Il terribile incidente di Maddalusa e la vittima Giuseppe Di Stefano

22 AGOSTO. Ancora una volta è la SS640 il luogo dell’ennesima tragedia, questa volta però in direzione Porto Empedocle, nelle vicinanze del bivio che conduce a Maddalusa: sono passate da poco le 20 e quella porzione di asfalto diventa, in questo periodo, più trafficata e caotica del solito. Un giovane a bordo della sua Yamaha 250, Giuseppe Di Stefano, 26 anni di Agrigento, si schianta contro il guardrail. Non c’è nulla da fare, nonostante la vittima indossasse il casco integrale. Sul posto gli agenti della Polstrada e i soccorsi che,però, non possono fare altro che costatare il decesso del ragazzo. A distanza di una settimana non sono ancora del tutto chiare le cause che hanno fatto perdere il controllo della moto a Giuseppe Di Stefano: Si cercano testimoni in grado di poter ricostruire con precisione l’accaduto. Anche il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, aveva lanciato un appello: “Chi ha visto, parli”.   La polizia stradale, guidata dal vice questore Andrea Morreale, non lascia nulla al caso e per questo agisce in maniera scrupolosa. Evidentemente si vogliono chiarire alcuni dubbi. Insomma si vuole appurare in maniera categorica che non siano altri mezzi, in qualche maniera, coinvolti nell’incidente. Intanto la Procura ha deciso di non disporre l’autopsia sul corpo del giovane.

L’incidente in cui ha perso la vita il povero Anthony Liuzzi

23 AGOSTO. Strada statale 190 delle Solfare, km 5, tra Delia e Canicattì. Una Citroen C3 sfreccia senza controllo finendo in un vigneto con un volo di almeno 15 metri. Alla guida dell’auto c’è Anthony Liuzzi, 20 anni, operaio di Canicattì. L’incidente sembra essere del tutto autonomo. La morte del 20enne lascia incredula Canicattì intera. E’ morto così, in un burrone, Anthony, conosciuto da tutti per essere un bravo ragazzo che aveva cominciato a lavorare aiutando il padre in alcuni appezzamenti di terreno di proprietà della famiglia. Sembra che il ragazzo si stesse recando a Sommatino per andare dalla fidanzatina, dopo un giorno di lavoro e stare in compagnia con il suo amore. Ma non ce l’ha fatta, la sua vita, i suoi sogni sono finiti, ad appena 20 anni, dentro le lamiere della sua auto.

Mirek Coniglio

24 AGOSTO. Campobello di Licata: è un altro giovanissimo a perdere la vita sulle strade della nostra provincia. Mirek Coniglio, 26 anni, di Ravanusa, è morto per le ferite riportate dopo che è stato travolto da una Peugeot 206 condotta da un uomo del luogo, nei pressi del cimitero del paese agrigentino, mentre andava in bicicletta. Coniglio, per le ferite riportate, è stato trasportato in ambulanza al Barone Lombardo di Canicattì dove i medici, viste le condizioni, hanno deciso il trasferimento al Sant’Elia di Caltanissetta. La mattina seguente il giovane, purtroppo, non c’è l’ha fatta. Mirek era il figlio dell’ex sindaco di Ravanusa, Vito Coniglio.