Agrigento

Agrigento, cadavere trovato vicino il Tribunale: al setaccio il telefonino rinvenuto, proseguono le indagini

Proseguono le indagini degli investigatori sul ritrovamento del cadavere dell’uomo di 32 anni, originario del Ghana, avvenuto nei pressi del Tribunale di Agrigento.

Dopo che l’esecuzione dell’autopsia, presso l’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento,  affidata  al  perito,  Raffino Cataldo, dell’ Istituto di medicina legale di Catania, che si è preso 90 giorni di tempo per i risultati finali, l’attenzione di chi indaga è rivolta ora al telefonino ritrovato sul posto.

Accertamenti e analisi su quest’ultimo sarebbe ritenuti indispensabili per avere ulteriori elementi sulla vicenda.

La Procura, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta (con i sostituti procuratori Paola Vetro e Cecilia Baravelli, coordinati dal procuratore aggiunto Salvatore Vella) contro ignoti per omicidio, indaga.

Il corpo del ghanese,che risiedeva ad Agrigento e la famiglia  in Veneto, con regolare permesso di soggiorno e che lavorava in una ditta della zona industriale di Agrigento, era stato ritrovato nel boschetto davanti il Tribunale di Agrigento. L’uomo era sparito da diverse settimane.

Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile di Agrigento guidata da Giovanni Minardi.

Il fascicolo resta aperto ancora oggi con l’ipotesi di reato di omicidio, alimentato dalla ferma convinzione degli inquirenti secondo la quale il giovane ghanese non aveva alcuna ragione per ammazzarsi, però non appena le valutaziuoni del dottor Raffino diverranno definitive l’ipotesi di reato verrà certamente mutata, si ipotizza infatti la possibilità che si possa trattare di un suicidio.