Agrigento

Agrigento, crollo Palazzo Crea: difesa “solleva” conflitto di interesse per Antonica ma la sua testimonianza è ammessa

Ammessa la testimonianza dell’ex comandante dei Vigili urbani di Agrigento, Cosimo Antonica, nonché tutti i mezzi di prova compresa la consulenza tecnica della Procura. E’ quanto ha stabilito – dopo oltre cinquanta minuti di repliche tra accusa, parte civile e difesa – il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Rosanna Croce.

La vicenda è quella legata alla frana del costone che avvenne il  5 marzo 2014, proprio sopra il Viale della Vittoria: il crollo provocò lo sfollamento dei residenti del Palazzo, una sessantina di persone, oltre che la chiusura di una farmacia ed una gioielleria.

Cinque gli imputati: Si tratta dell’allora sindaco di Agrigento, Marzo Zambuto, il dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Giuseppe Principato, e i tre proprietari di un immobile, adiacente ai palazzi “Crea”, le cui precarie condizioni avrebbero provocato il cedimento del costone. Maria Isabella Sollano, 75 anni, e i figli Valentina e Oreste Carmina, 49 e 46 anni. Questi ultimi non avrebbero adempiuto ad una ordinanza, emessa il 5 aprile del 2011 dallo stesso Marco Zambuto, che imponeva loro di eseguire opere di manutenzione. L’ex sindaco e il dirigente comunale sono invece accusati di disastro colposo.

Il processo riprenderà il 6 aprile quando sarà ascoltato proprio Cosimo Antonica.