Agrigento

Agrigento, estorsione ad imprenditori: assolto Massimino, 4 anni a Militello

Assolto Antonio Massimino, condannato a quattro anni Liborio Militello, ritenuto suo complice.

E’ questa la sentenza del Gup del Tribunale di Palermo che ha così deciso il processo a carico dei due uomini agrigentini accusati di estorsione ed altro aggravate da mafia ai danni di due imprenditori edili della città dei Templi.

Appena qualche giorno fa c’era stata la requisitoria dei Pubblici ministeri che nel corso del processo che si è’ celebrato col rito abbreviato a Palermo davanti al Gup Fabrizio Molinari scaturito dall’inchiesta, condotta dalla Dia di Agrigento agli ordini di Roberto Cilona, su una estorsione in danno di due imprenditori di Agrigento, Ettore e Sergio Li Causi.

Il procedimento che ha visti imputati Antonio Massimino, 49 anni, difeso dall’avvocato Salvatore Pennica,  presunto boss di Villaseta e Liborio Militello, 50 anni (difeso dall’ avvocato Giovanni Castronovo ) anche lui originario della Città dei Templi, dunque ha avuto questo esito. Entrambi erano accusati di due episodi di estorsione ai danni sempre degli stessi imprenditori. Solo Militello e solo per un episodio estortivo, dunque è stato condannato.

I pubblici ministeri della Dda Alessia Sinatra e Claudio Camilleri, dopo oltre un’ora di intervento, avevano chiesto di affermarsi la responsabilità penale dei due imputati e condannare a dieci anni di reclusione Antonio Massimino ed a sette anni Liborio Militello.

La pubblica accusa, contestualmente, aveva chiesto la trasmissione degli atti in Procura per ciò che concerne la deposizione del teste (chiamato a deporre dalla difesa degli imputati)  Salvatore Gambino, 46 anni, agrigentino, titolare di una ditta di impianti elettrici che era stato coinvolto, in un primo momento quale mandante di un episodio estortivo prima che la sua posizione venisse archiviata.

Per lui i due pubblici ministeri, che hanno depositato due conversazioni intercettate del 7 novembre 2016,  hanno avviato un procedimento penale con l’accusa di falsa testimonianza.