Agrigento

Agrigento, il calendario storico dell’arma dei Carabinieri e i beni Unesco (ft e vd)

Questa mattina il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Agrigento, Colonnello Giovanni Pellegrino, ha presentato il Calendario Storico e l’Agenda Storica 2019 dell’ Arma dei Carabinieri.

L’iniziativa segue la cerimonia ufficiale di presentazione del Calendario, tenutasi a Roma, presso la Scuola Ufficiali Carabinieri alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, del Sottosegretario al Ministero della Difesa  Angelo Tofalo e del Comandante Generale dell’Arma Giovanni Nistri.

L’edizione 2019 del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri è stata dedicata alla ricorrenza dei 40 anni dall’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità e, parallelamente, dei 50 anni dall’avvento dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

Le pagine del Calendario, edizione 2019, presentano, infatti,  una carrellata dei siti italiani tutelati dall’Unesco, l’Italia conta ben 54 siti protetti, primo paese al mondo, inseriti tutti con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari della nostra penisola. In parallelo è riportato in breve il percorso evolutivo dei Carabinieri negli ultimi decenni, a partire dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco.

Nel mese di giungo troviamo raffigurata anche l’Area archeologica e paesaggistica della Valle dei Templi di Agrigento, insieme  all’Area archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia (Sito Unesco dal 1998), Piazza Armerina, Villa Romana del Casale, l’Orto botanico di Padova, e in questo mese si racconta l’Organizzazione Speciale dell’Arma, rappresentata da una donna del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RaCIS), impegnata in una meticolosa ricerca.

Mese di giungo raffigurata la valle dei templi di Agrigento

“Abbiamo voluto anche ad Agrigento presentare alla città il calendario storico, ha commentato il colonnello Giovanni Pellegrino. Il significato quest’anno del calendario è la fusione tra l’Arma dei Carabinieri e la tutela del paesaggio con i siti italiani dell’Unesco, e la bella sorpresa è che troviamo il sito della Valle dei Templi,  raffigurata sulla copertina del Calendario storico e anche all’interno del mese di giugno”.

L’Agenda dell’Arma dei Carabinieri, rinnovata nel formato e nella veste grafica nel 2017, arriva al quarantesimo anno di pubblicazione (risale infatti al 1979 la prima edizione), è dedicato al tema “I Carabinieri nella letteratura italiana”. Viene proposta una carrellata di romanzi dedicati ai carabinieri nel corso dei due secoli della loro storia. Sono esempi di come il Carabiniere è stato visto, nella lettura degli intellettuali e nell’immaginario popolare. Non potevano mancare, per l’Ottocento, il carme La rassegna di Novara di Costantino Nigra, con il verso “Usi obbedir tacendo e tacendo morir”, Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi con i due militi che “rieducano” il bambino burattino, il libroCuore di Edmondo de Amicis che nella novella Fortezza racconta un Carabiniere che resiste alle torture dei banditi. Fra i classici del Novecento, non potevano mancare I racconti del Maresciallo di Mario Soldati, portati sullo schermo con i volti di Turi Ferro prima e di Arnoldo Foà poi, e Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia, che vede una bella versione cinematografica con il capitano Bellodi interpretato da Franco Nero. Si arriva ai giorni nostri, con i romanzi di Andrea Camilleri e Gianrico Carofiglio, di Carlo Lucarelli e Giancarlo De Cataldo, di Piero Colaprico e di altri ancora.

Presentato il calendario storico dell’arma dei Carabinieri 2019