Un esposto alla Procura della Repubblica ed ai vertici dell’Amministrazione comunale (sindaco ed assessori alla Pubblica istruzione ed ai rifiuti nonché all’Arpa ed all’Asp) per segnalare e denunciare una pesante problematica di criticità igienico-sanitaria e di tutela della salute dei minori conseguente allo smaltimento dei rifiuti nell’area limitrofa alla struttura scolastica frequentata dagli alunni di scuola dell’infanzia e primaria e secondaria del plesso Collodi, Verga e Reale.
Isola ecologica e “munnizza”, quindi, davanti la scuola
A firmare l’esposto il dirigente scolastico Vincenza Lonobile che, allegando anche un dettagliato dossier sottoscritto da membri del Consiglio d’istituto, spiega: “Nell’area indicata, comunemente utilizzata come area di sosta e parcheggio, area percorsa da genitori, bambini e operatori scolastici, convergono i mezzi per il deposito/smistamento della raccolta dei rifiuti. Peraltro durante tale attività vengono dispersi rifiuti di vario genere e, fatto ancora più grave sul piano igienico ed ambientale, si sversano sull’asfalto liquami, probabilmente percolato, sostanza altamente inquinante che notoriamente necessita di trattamenti specifici. Questa attività causa una situazione di impraticabilità della zona di accesso sia per le condizioni igienico-sanitarie ma anche per l’incolumità dei minori.
Si fa presente che i genitori hanno manifestato proteste e lamentele per le condizioni igienico-sanitarie compromesse in una zona frequentata da bambini minacciando ulteriori azioni qualora la situazione permanga immutata ed i rappresentanti del Consiglio d’Istituto hanno prodotto un esposto per rappresentare la grave situazione di rischio per l’incolumità dei minori.
Nel sollecitare una urgente pulizia e rimozione dei rifiuti della suddetta zona esterna, si chiede l’adozione di provvedimenti urgenti e l’ individuazione di spazi alternativi per l’espletamento dell’attività descritta”.
Particolarmente efficace l’esposto dei membri del Consiglio di istituto dell’Istituto Comprensivo Fontanelle, i genitori dei bambini, che rappresentiamo una vicenda meritevole di attenzione: “Da qualche mese, nell’area prospiciente il predetto complesso scolastico, comunemente utilizzata come area di sosta e parcheggio, area percorsa da genitori, bambini e operatori scolastici, convergono i mezzi preposti alla raccolta dei rifiuti, grandi auto-compattatori e mezzi di raccolta di medio/piccole dimensioni operanti nel bacino di utenza del quartiere di Fontanelle. l mezzi più piccoli quotidianamente trasferiscono sui compattatori più grandi i rifiuti raccolti.
Si è potuto rilevare che durante tali attività vengono dispersi rifiuti di vario genere e fatto ancor più grave, si sversano sull’asfalto liquami, probabilmente percolato, sostanza altamente inquinante che notoriamente necessita di trattamenti specifici.
Vi è di più.
Nell’area e più precisamente all’interno della cosiddetta “isola ecologica”, sono stati collocati enormi cassoni dove vengono depositati i rifiuti, tra i quali l’organico e l’indifferenziato, in attesa di trasferimento. Quest’ultimi permangono per giorni a ridosso delle strutture scolastiche (asilo nido e materna) e già dopo poche ore rilasciano insopportabili miasmi. Di fatto è stato costituito un vero e proprio centro di raccolta ovvero un punto dove far convergere i rifiuti in attesa di trasferirli alla loro destinazione finale.
Agli occhi dei componenti del Consiglio di Istituto e di chiunque si trovi a passare si presenta una scena indecente: una discarica effimera a cielo aperto accanto ad un complesso scolastico.
Ciò premesso, in attesa di un intervento urgente, chiediamo di verificare: quale criterio sia stato adottato e quali autorizzazioni sono state rilasciate e da chi per realizzare accanto ad una struttura scolastica che ospita bambini da 2 a 13 anni un vera e propria “discarica”; se la destinazione d’uso dell’area sia quella di parcheggio o di “discarica”; quale norma prevede tali attività in pieno centro abitato; se a seguito di tali attività ci sono pericoli per la salute dei nostri figli; se l’area, a seguito delle descritte attività, risulta inquinata.
Dopo la presentazione dell’esposto si è registrato qualche intervento teso a rimuovere la spazzatura ma – di fatto – la situazione complessiva resta grave ed inaccettabile.