Agrigento

Agrigento, la poesia su un cimitero rumeno vince la prima edizione di “Teatranimainversi”

Si chiama Francesco Nobile l’agrigentino che con la sua poesia ispiratagli dalla visita a un cimitero rumeno si è aggiudicato la prima edizione del concorso  “Teatranimainversi” per poeti under 30.

Una singolare proposta che mancava nel panorama letterario e che è stata promossa dall’Associazione culturale “Teatranima” di Agrigento.

Cinquantacinque i componimenti che sono pervenuti alla giuria composta da Margherita Biondo, Salvatore Indelicato, Mariuccia La Manna, Rosalia Maria Lo Bue, Francesco Principato, Lorenzo Rosso, Francesco Setticasi, Diego Angelo Romeo e dall’assessore alla cultura del Comune di Agrigento Beniamino Biondi. Primo in classifica “Hazsongard” seguito da “Tadzia” di Francesco Destro e da “Pragmatici e comodi” di Sebastiano Mignosa.

La cerimonia di premiazione si è svolta presso il foyer del Teatro Pirandello, riccamente articolata e recitata dai componenti il “Teatranima” che al suo attivo registra una nutrita “militanza” di attori ,  artisti con annessa scuola di recitazione e danza. Un evento- spettacolo che ha visto  alternarsi alla lettura delle 10 poesie finaliste (a cura degli allievi dei TeatrAnimaLab – Laboratori di teatro e canto moderno dell’Associazione culturale TeatrAnima Agrigento), vari momenti artistici e musicali, curati dalla Scuola di danza classica e moderna “Tersicorea” Agrigento di Gisella Mancuso e dal Coro Polifonico “Pentagramma a colori Sergio Alletto”, diretto dai maestri Graziella Fazzi ed Andrea Montana. Ospite della manifestazione anche l’Associazione di volontariato “Amico Zampa Cherry” di Agrigento con immancabile chihuahua in braccio.

A tutti i finalisti è stato  consegnato un attestato di merito, mentre ai primi tre classificati, scelti tra i 10 finalisti, oltre alle targhe appositamente create dall’Associazione culturale TeatrAnima Agrigento, sono andati  in premio delle opere pittoriche a firma dei tre artisti agrigentini: Giada Attanasio, Graziella Castronovo e Mario Passarello.

La regia dell’evento è stata  curata da Salvatore Di Salvo, direttore artistico dell’Associazione culturale TeatrAnima Agrigento ed ideatore del concorso.

Per la cronaca e il commento, una piacevole sorpresa, a nostro parere, è risultata la poesia  “Pragmatici e comodi” di Sebastiano Mignosa, anni 22.

Versi che ricordano  Allen Ginzberg, il poeta visionario di una generazione in cerca di rivoluzione, di nuovi irriverenti sogni artistici. “Pragmatici e comodi” potrebbe così ricordare “L’urlo” , il manifesto per una nuova poesia che si mescolava con la vita e che cercava la bellezza dovunque potesse nascondersi.

Un ritorno agli slanci della “beat generation” ? Potrebbe senz’altro essere il (ri)cominciamento di quando migliaia di giovani scoprirono per la prima volta che la poesia poteva essere una struggente visione estatica del mondo desiderato e che mescolandosi con i livelli più marginali e subalterni della realtà, potevano nascere fiori stupendi di lirica spiritualità.

I dieci finalisti sono risultati:

“Rovine poetiche” di Ladislau-Cosmin Butcaru (Barcellona P.G. (ME), anni 22);

“Cui prodest” di Gennaro Carrano (Afragola, anni 28);

“Mentre” di Chiara Catanese (Agrigento, anni 30);

“Tadzia”di Francesco Destro (Maserà di Padova, anni 23);

“Canto della solitudine” di Marcello Di Gianni (Bisaccia (AV), anni 24);

“Luna piena di vetro” di Roberto Fontana (Trapani, anni 26);

“Pragmatici e comodi” di Sebastiano Mignosa (Milano, anni 22);

“Hàzsongàrd”  di  Francesco Nobile (Palermo, anni 24);

“Che mi è successo” di Daniela Pisciottano (Agropoli (SA), anni 21);

“Ottobre di cenere” di Fabrizio Sani (Roma, anni 23).

Sarebbe auspicabile che l’Associazione “Teatranima” si proponesse la pubblicazione delle 55 poesie pervenute, magari con l’aiuto degli sponsor, visto che rappresentano uno spaccato davvero interessante dell’anima poetica dei giovani.